Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Messe sempre affollate «Ma anziani spaventati»
Via sì l’acquasantiera, ma non lo scambio del segno di pace o la devozione. «In termini di presenze non è cambiato molto. Certo, se ne parla tanto ma solo per confrontarsi». Parola di don Angelo Cassano, parroco della chiesa San Sabino di Japigia (foto sotto). Chi insomma preannunciava un fuggi fuggi da coronavirus tra i banchi di chiese e oratori resterà un po’ deluso. «L’atmosfera in giro è sicuramente cambiata - dice il prete – soprattutto nei primi giorni del contagio. Anzi, qualcuno pensa che si tratti di una punizione apocalittica mandata dal padreterno. In realtà non è così». E tra altare, navate e sagrestia la vita parrocchiale continua come sempre. Solo nel mercoledì delle ceneri in tanti hanno temuto la cancellazione della funzione. «Non abbiamo ricevuto alcuna disposizione né dalla Curia e né dalle autorità sanitarie. La comunione? Diamo l’ostia in mano, ma già lo facevamo prima del coronavirus». E che da queste parti la psicosi non abbia messo piede lo dimostrano le presenze di domenica scorsa in piazza Prefettura da papa Francesco. «Della nostra parrocchia eravamo in 300» dice ancora don Angelo lanciando un appello: «Dobbiamo disinnescare questo atteggiamento di paura e rispettarci di più». «Bene le precauzioni, ma bisogna provare a non stare sempre davanti alla tv e a sentire le stesse cose. Gli anziani così vanno in ansia. Pensi che lo dico anche a mia madre».