Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Va a ruba «La Peste» «Alt solo a un evento»
«Non so se sia tutta colpa del coronavirus, ma nelle ultime due settimane abbiamo registrato un calo generalizzato. Forse perché tutte queste notizie e il bombardamento mediatico non hanno dato serenità». Giovanni Bello, direttore del punto Feltrinelli di via Melo, prova a leggere il momento del Covid-19. Che se da un lato allenta l’affluenza tra gli scaffali delle librerie – luoghi di maggiore aggregazione – dall’altro porta a riscoprire vecchi classici. Dimenticate per un attimo la naturale propensione a testi di medicina, di scienza e di complotti internazionali. «Non dico – spiega con ironia – che ci sia il ritorno del Decameron, dove ci si mette in autoquarantena, ma abbiamo notato uno strano ritorno di romanzi come La Peste di Camus e L’amore ai tempi del colera di García Márquez». Effetti insomma culturali da virus asiatico. «Nel nostro store, a parte il rinvio dell’incontro con Piero Pelù continua Bello - abbiamo confermato tutti gli eventi in programma. Domenica ad esempio avremo come ospite Ghali. Particolari misure igienico-sanitarie? Stiamo applicando le normali linee guida dell’azienda e del ministero della Salute». «Sicuramente – aggiunge – questo caso non aiuta il commercio e occorre quindi ritrovare la serenità. Le ripeto, non so se sia legato al coronavirus, ma l’affluenza è molto altalenante. Sabato scorso c’era tanta gente, poi appreso del primo caso in Puglia c’è stato un nuovo calo».