Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Nelle città strade affollate I sindaci chiedono aiuto «Adesso serve l’esercito»
BARI Di sera è coprifuoco, ma dalle prime luci del mattino la situazione cambia: gente in fila per l’acquisto di generali alimentari spesso senza rispettare le regole di distanza di almeno un metro. Ma ci sono anche persone che si spostano senza alcuna protezione (mascherine e guanti) o che sostano per le vie in assenza di una reale giustificazione. Come se la piaga del coronavirus sia solamente un’invenzione. Così nei Comuni monta la protesta degli amministratori. Soprattutto nelle comunità locali che non dispongono del personale necessario alla vigilanza.
«La situazione è complicata – afferma Domenico Vitto, presidente regionale dell’Anci Puglia (associazione che raggruppa i Comuni) – molte realtà territoriali non riescono a controllare i movimenti dei cittadini. C’è molta gente per strada e i sindaci si arrangiano come meglio possono. Sono tante le segnalazioni che ci arrivano dalle amministrazioni pugliesi. Dobbiamo, invece, avere gli strumenti per far rispettare le prescrizioni anti coronavirus».
Il punto è che gli organici dei vigili urbani sono spesso insufficienti. «Bisogna essere chiari – prosegue Vitto – e dire che se la gente non rispetta le regole rischiamo di replicare quello che sta succedendo al Nord, con la differenza che non abbiamo quel sistema sanitario e non possiamo reggere. Abbiamo avuto un po’ di tempo e ora non va sprecato.
Per questo la richiesta è chiara: ci vogliono più forze in campo che sia l’esercito o altro vogliamo un supporto». Sul tema il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha detto che non c’è nessuna urgenza (l’arrivo dell’esercito «evoca brutte cose» ha detto in uno dei suoi tanti collegamenti televisivi andati in onda dalla sua abitazione). La pensano diversamente i governatori di Sicilia e Campania che invocano (e iniziano a ottenere) presidi specifici. Non solo quelli dovuti alla rimodulazione delle forze schierate per l’operazione «Strade Sicure».
«Facciano come meglio credono – conclude Vitto – ma qua l’emergenza in Puglia è chiara. Abbiamo visto che i vigili urbani si stanno ammalando e che la Protezione Civile non invia i dispositivi di protezione individuale. Vuol sapere le dotazioni? Pochi giorni fa sono stati distribuiti ai Comuni pugliesi kit da 60 mascherine. Sono quelle inidonee che sono state rifiutate dalla Lombardia».
In questo quadro vanno aggiunti gli «extra» rappresentati dai rientri dei cittadini provenienti dalle regioni del Nord (sinora sono state registrate 22.947 persone) con alta probabilità di aver contratto il Covid-19. Di queste 907 solamente nella giornata del 18 marzo. Si tratta di un afflusso record che sta generando nuovi casi di infezione da coronavirus. Figli che contagiano genitori e nonni mettendoli nelle condizioni di rischiare la vita. In più, arrivano segnalazioni di gente che non rispetta l’ordinanza della Regione che obbliga di restare in isolamento per almeno 14 giorni. Tanto che si stima la presenza di altri 10 mila rientrati che non si sono autosegnalati.
❞ Domenico Vitto Il sistema sanitario non può reggere