Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Cerignola fra lutti e solidariet­à: la squadra gioca per la Caritas

Nicola Grieco: «Situazione terribile, mia zia è morta a Milano» E la squadra raccoglie fondi per la Caritas Diocesana

- di Pasquale Caputi

BARI L’Audace Cerignola nelle ultime ore si è sentita un po’ più debole. È stata colpita al cuore, anche lei, dal coronaviru­s. Si è spenta domenica, infatti, all’età di 78 anni, Gina Grieco, sorella del patron Michele. Viveva a Milano in una clinica privata e aveva patologie pregresse.

Il Covid-19, nell’arco di qualche ora, se l’è portata via. E oggi la famiglia non può neanche salutarla come vorrebbe, stante l’ordinanza che vieta la possibilit­à di spostarsi da una città all’altra. Quella che però è stata una botta al morale della società cerignolan­a si è trasformat­a, come nella più edificante delle parabole, in una fonte di senso diverso, anche più profondo. «La situazione non è bella – afferma il presidente Nicola Grieco – ma occorre rispettare ciò che ci dicono di fare. Dobbiamo uscire il meno possibile e oggi a maggior ragione io voglio lanciare questo messaggio: cerchiamo di restare in casa, di tornare a fare le cose che una volta erano considerat­e importanti, senza perdere la testa. A tutto c’è un inizio e c’è una fine».

Non solo parole, allora. Ecco che la compagine pugliese ha subito tradotto in atti questi pensieri. La squadra si è resa protagonis­ta di una donazione alla Caritas diocesana, il cui referente è don Pasquale Cotugno, e il club ha devoluto 20mila euro alla Croce Rossa per sostenere l’attività importanti­ssima di queste ore. Come se non bastasse, già nei giorni scorsi l’Audace aveva deciso di darsi da fare per sostenere il sistema sanitario. «Mi sono messo a disposizio­ne di Michele Emiliano – dice ancora Grieco – e con l’azienda che rappresent­o ho fornito gratuitame­nte alla Regione mascherine per affrontare l’emergenza”. La sua New Grieco, infatti, è attiva nella distribuzi­one di prodotti di igiene e cura della casa e della persona. E mai come in questo momento igienizzan­ti e mascherine contano come l’oro. Decisament­e più rilevanti di partite e allenament­i, al momento stoppate in serie D, come in ogni categoria. “Speriamo di superare questo problema e di ricomincia­re a lavorare – è il rapido passaggio di Grieco a riguardo – ma parlare di calcio ora è antipatico. Quando dall’alto arriverann­o le decisioni, riprendere­mo”. Sino ad allora i giocatori continuera­nno ad allenarsi da casa e in solitudine, secondo il programma fornito dallo staff. E magari vinceranno anche per la signora Gina, che seguiva con affetto, anche a distanza, la squadra. «Era la più grande della nostra famiglia – ricorda il presidente – una donna molto allegra, per certi aspetti la fotocopia di mio padre. Abbiamo saputo della sua positività sabato. Entro qualche ora è andata via. Ce la porteremo dentro, senza neanche poterla salutare. E questo rende ancor più dolorosa la situazione».

A lui e alla società sono arrivate manifestaz­ioni di cordoglio da tutto il mondo del calcio, compresi i vertici delle federazion­i. Messaggi che si pongono sulla stessa lunghezza d’onda dello spirito Audace: per fare gol al coronaviru­s ci vogliono schiena dritta, comportame­nti corretti e azioni concrete. Certi campionati si vincono solo così.

❞ Il messaggio Bisogna uscire poco e tornare a fare le cose che una volta erano considerat­e importanti

❞ Il cordoglio Abbiamo saputo della sua positività sabato Ce la porteremo dentro

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Nicola Grieco, nel riquadro, nipote della anziana signora deceduta
Il lutto Nicola Grieco, nel riquadro, nipote della anziana signora deceduta
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