Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Via libera ad altri trecento posti letto

Piano della Regione su una proiezione di 4 mila contagi. Lopalco: ma situazione sotto controllo

- di Francesco Strippoli

Altri sei morti, di cui quattro nel Foggiano, e 120 nuovi casi di contagio (per un totale di 906). Il coronaviru­s non concede tregua neppure in Puglia, anche se il professor Lopalco ad affrettare che rispetto alle previsioni - la situazione resta sotto controllo. La Regione però si attrezza e su una base potenziale di 4 mila contagi attiva trecento posti letto in più. Scarseggia­no i respirator­i.

BARI Diagrammi, calcoli, timori e speranze. In Regione sono i punti cardinali di queste giornate. C’è un unico dato fermo: non c’è alcuna certezza su come l’epidemia possa piegare. Per questo ci si prepara ad ogni evenienza, anche la peggiore, con l’auspicio che non si verifichi.

Le valutazion­i sono indotte da varie situazioni: il numero dei contagi (più basso rispetto alle previsioni) e la cifra dei ricoveri e del ricorso alla terapia intensiva (superiori alle aspettativ­e). Inoltre si continua a guardare con una certa apprension­e la partita LecceAtala­nta, del primo marzo scorso, quando varie centinaia di tifosi bergamasch­i (alcuni con famiglie al seguito) si trattenner­o per un paio di giorni in Puglia. Si aspetta di valutare se qualche eventuale contagiato, poco o per nulla sintomatic­o, sfuggito alla rilevazion­e, abbia innescato una catena di infezioni. Per ora le notizie non sembrano allarmare.

Per tutti questi motivi si è deciso di potenziare il piano di contrasto al Covid 19, a neppure una settimana di distanza dalla presentazi­one. Lunedì 16 marzo fu modellato uno scenario da duemila contagi, ora se ne prefiguran­o quattromil­a. Il modello prevede sempre che la metà dei contagiati possa necessitar­e di ricovero e il 20% degli ospedalizz­ati anche di terapia intensiva, l’aspetto che più preoccupa. Si passerebbe da un fabbisogno di 200 a 400 letti in terapia intensiva (per ora ce ne sono una sessantina).

Si è già cominciato nei giorni scorsi a potenziare il piano. In questa direzione muovono due decisioni: aver inserito nella rete Covid anche Casa sollievo di San Giovanni Rotondo con 150 posti letto ulteriori e aver potenziato il plesso di Asclepios al Policlinic­o di Bari, passato da 120 a 250 (+130). In pratica circa 280 letti in più che si sommano ai previsti 1.215 (306 di terapia intensiva, 909 di Pneumolove­nzionate gia e Malattie infettive).

A questi vanno poi aggiunti i previsti 500 letti per la post acuzie, la fase di convalesce­nza per i guariti che sono ancora contagiosi. Ma anche questi sono già in fase di revisione: a Taranto, per esempio, i 32 posti indicati a Massafra e Mottola saranno sistemati nell’ospedale Moscati (che così diventa totalmente Covid tra acuzie e post acuzie). Per completare l’operazione si sono trasferiti in cliniche con

i reparti di Ematologia e Oncologia.

La preoccupaz­ione, come detto, resta ancora quella delle Terapie intensive. Il direttore del dipartimen­to, Vito Montanaro, aveva annunciato l’acquisto di 225 ventilator­i polmonari per altrettant­i letti di terapia intensiva ancora da attivare (sui 306 previsti). Nei giorni scorsi ne sono stati reperiti solo nove. Il professor Marco Ranieri, neo consulente della Regione per il coordiname­nto della rete delle terapie intensive, dovrà faticare non poco per rendere efficace il sistema. In caso di necessità potrebbe suggerire l’acquisto del dispositiv­o, da lui ideato, che consente di collegare due pazienti alla stessa macchina.

Ieri il bollettino della Regione ha riportato sei decessi e 120 nuovi casi di contagio (il totale dei positivi sale a 906). La serie è costante: 103 il 20 marzo, 94 il 21 marzo, 111 il 22 marzo, ieri 120. «Siamo in una fase di crescita costante – dice l’epidemiolo­go Pier Luigi Lopalco, a capo della task force regionale – ma non c’è un incremento esponenzia­le e gli scostament­i da un giorno all’altro non sono significat­ivi. È un dato confortant­e, che ci dà respiro rispetto alla necessità di potenziare la rete regionale di assistenza. L’asticella dei pazienti infetti si sta alzando ma un po’ meno rispetto alle previsioni. Avevamo previsto duemila contagi al 25 marzo, siamo al di sotto di quel numero. Tuttavia questi dati, seppure confortant­i, non ci devono far stare tranquilli. Bisogna continuare a stare a casa e non mollare la presa sull’attività di prevenzion­e affidata a ciascuno di noi».

Basta osservare i grafici per rendersi conto della necessità di essere diligenti: la crescita delle infezioni si è impennata, anche se resta molto lontana dai numeri lombardi. Deve far riflettere il numero degli ospedalizz­ati: al 22 marzo erano 252. I ricoverati in terapia intensiva 37: la guardia deve restare alta.

 ??  ??
 ??  ?? Vito Montanaro direttore del dipartimen­to Politiche della Salute alla Regione Puglia
Vito Montanaro direttore del dipartimen­to Politiche della Salute alla Regione Puglia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy