Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Qui manca ancora consapevolezza del problema»
Gli ospedali che per fortuna non sono al collasso. A differenza di Madrid. I supermercati che però continuano a non applicare alcuna distanza di sicurezza. Le scuole chiuse da appena una settimana. «Ma io da qui non mi muovo per il bene dei miei familiari». Come è dev’essere lontana la piccola Monopoli, vista dalla grande Siviglia, per Massimo Mazzarelli. Il 46enne arrivato cinque anni fa in Andalusia a insegnare religione nella scuola pubblica. «Qui purtroppo non c’è ancora una presa di coscienza del problema coronavirus da parte della gente. Seguo sempre la televisione italiana e mi sento tranquillo perché vedo che c’è un continuo richiamo al rispetto delle indicazioni che dà il governo. Esattamente ciò che manca qui». Nessuna scena di sconforto per questo insegnante barese. Anzi. «Ai miei parenti e amici italiani dico di stare tranquilli e a casa. I nuovi mezzi di comunicazione ci permettono di continuare ad avere relazioni anche se virtuali. Dobbiamo avere pazienza e confidare in chi ci governa e nel lavoro dei medici».