Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Criticavano e deridevano l’Italia Ora hanno capito»
Iguanti al bancone, ingressi filtrati, solo cibo da asporto e niente contanti. «Misure che utilizziamo ancor prima dell’arrivo del virus. E che a qualcuno non sono andate giù. Specie chi, ancora oggi, crede che sia una normale influenza». Raimondo Catalano, 33 anni, e Andrea Di Cillo, 32 anni, già da settimane hanno adottato misure anti covid-19. Forse facendo tesoro del modello italiano. Loro che, da promettenti avvocati, quattro anni fa hanno deciso di lasciare Bari per trasferirsi nella tedesca Amburgo. Portando in tavola i piatti del loro ristorante “Focaccia Apulia”. «Prima ci deridevano perché secondo loro volevamo solo trasmettere ansia e addebitavano le cause del disastro italiano alle carenze sanitarie. Ora invece hanno capito anche perché qui forse in tanti perderanno il posto di lavoro». Nessuna vera quarantena tedesca se «i parrucchieri sino a ieri erano aperti» e una consapevolezza, forse amara: «Siamo molto spaventati perché che se dovesse succedere qualcosa in Puglia non potremmo scendere dai nostri cari».