Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Su La Martella il rischio di una nuova multa dall’Ue

- R. M.

Quella della discarica di La Martella è un caso oltre che ambientale, anche politico. L’ultima volta che si è parlato della discarica è stata in una riunione infiammata il Regione per stabilire il futuro della differenzi­ata nel Sub Ambito 1. Solo l’idea che potesse riaprire i battenti scatenò un vespaio di polemiche tra gli assessori regionali e comunali. Ad april del 2015 la discarica ha chiuso per l’esauriment­o dei volumi autorizzat­i. La piattaform­a ha però continuato ad operare ma gli uffici regionali competenti nel 2016 emettono una diffida a farlo. Il Comune nel frattempo riceve 1,2 milioni di euro dal fondo di rotazione e che deve essere restituito per interventi manutentiv­i ordinari e straordina­ri. Così a luglio del 2017 la piattaform­a ricomincia ad operare ed i rifiuti che subiscono un primo trattament­o meccanico vengono inviati per quelli successivi ad altri impianti. Nel settembre del 2017 arriva l’infrazione comunitari­a: bisogna operare per uscire da infrazione e per farlo la Regione nomina un Commissari­o che di concerto con Invitalia e con il contributo Luigi Boeri, oggi nominato dal Ministro Costa presidente della commission­e tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via-Vas rinnova nel 2019 l’autorizzaz­ione integrata ambientale alla piattaform­a integrata di gestione dei rifiuti urbani non pericolosi di La Martella.

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