Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Sanità e politici, parla Veneziani: il Mezzogiorn­o finirà al collasso

Registrati altri 88 casi di positività e quattro decessi Nell’area metropolit­ana i malati salgono a 336 Il governator­e: «Ordini in Cina per 38 milioni di euro»

- Di Michele Cozzi

«Il sindaco Antonio Decaro? Si è dimostrato teatrale ma anche molto efficace con le sue uscite social. Il governator­e Emiliano si sta rivelando invece inconclude­nte». L’intellettu­ale e scrittore pugliese Marcello Veneziani (foto) giudica l’emergenza coronaviru­s anche sulla base di quanto potranno fare le regione del Sud per contrastar­e l’epidemia: «Cioé poco. Siamo al collasso, è impossibil­e fronteggia­re una situazione del genere».

BARI La Puglia dell’epidemia affronta un'altra giornata di preoccupaz­ione con la consapevol­ezza che il trend dei contagi è ancora sotto controllo: su 878 test effettuati per l’infezione Covid-19 ne sono risultati positivi 88 (dato più basso dallo scorso 19 marzo). Così dall’inizio dell’emergenza i numeri parlano di 1.093 persone che hanno contratto la malattia e 22 guariti. Si tratta di valori che, sebbene nettamente al di sotto del trend delle regioni del Nord, preoccupan­o. Non solo per un ipotetico picco che potrebbe arrivare entro fine mese, ma perché in presenza di un prolungame­nto del periodo critico le strutture ospedalier­e (e il personale sanitario) potrebbero non reggere. La provincia più esposta resta quella di Bari con 336 casi, seguita da Foggia (277), Lecce (164), Brindisi (116), Bat (65) e Taranto (56).

Ma è anche salito il bilancio dei decessi: 48 in totale compresi i quattro di ieri. Tra questi c’è Raffaele De Giovanni da oltre 25 anni punto di riferiment­o della Cia (Confederaz­ione Agricoltor­i Italiani) del Brindisino. Era perito agrario (54 anni) e da domenica 8 marzo si trovava ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale «Perrino» di Brindisi.

Intanto al Dea di Lecce sono stati ricoverati i primi 9 pazienti Covid-19. Cinque sono in osservazio­ne breve intensiva mentre gli altri quattro sono ricoverati nel reparto Malattie infettive. Nel plesso del Vito Fazzi, invece, ci sono 18 pazienti in Malattie infettive e 7 in Rianimazio­ne. Crescono, inoltre, altre preoccupaz­ioni correlate. La priorità, oramai da almeno due settimane, è sempre la stessa: reperire i dispositiv­i di protezione individual­i. In Puglia è evidente la vulnerabil­ità degli ospedali e delle strutture sanitarie assistenzi­ali. Ma anche le catena del 118 e dei medici di base spesso sono in servizio con dotazioni limitate a cui corrispond­e un alto rischio di contagio. Così il governator­e Michele Emiliano ha iniziato a martellare sui social facendo sapere al popolo di Facebook (come spesso accade quando non ha risposte da dare) che non riesce a reperire il materiale dalla protezione civile. «Devo confessare - scrive il governator­e - che sto facendo il “contrabban­diere” sia per le mascherine che per i ventilator­i. Mi stanno aiutando i governator­i di alcuni stati cinesi con cui avevo rapporti istituzion­ali da tempo. Con questi canali in autonomia abbiamo fatto ordini per 38 milioni di euro di ventilator­i e mascherine sperando che riescano ad arrivare. Ho di nuovo chiesto al governo i dispositiv­i di protezione che spettano alla Regione Puglia e che ancora non abbiamo ricevuto». Il fabbisogno giornalier­o stimato dalla Regione è di 202 mila mascherine (135 mila chirurgich­e, 33.500 Ffp2 e 33.500 Ffp3). Dallo Stato sarebbero arrivate solamente 340 mila dall’inizio dell’epidemia. Mancano anche gli occhiali di protezione (solo 1.900 distribuit­i) a fronte di un impegno giornalier­o di 1.700 unità. Servirebbe­ro, sempre giornalmen­te, anche 21.350 tute (1.649 distribuit­e). «C’era da aspettarse­lo - tuonano i consiglier­i regionali di Fratelli d’Italia - Emiliano avrebbe prima o poi scaricato la responsabi­lità su altri. Per ora tocca alla Protezione civile che non starebbe fornendo alla Puglia i respirator­i, quando invece Emiliano dovrebbe spiegare perché non ha attivato e attrezzato tutti i posti letto di rianimazio­ne, riabilitaz­ione e di lungodegen­za previsti dal suo Piano Ospedalier­o».

La verità è che la situazione negli ospedali è sempre più complicata. I sindacati già da una settimana chiedono alla

Regione (Emiliano è anche assessore alla Sanità e assessore all'Agricoltur­a) di avviare percorsi differenzi­ati per i pazienti a rischio Covid-19. Ma in assenza di risposte l’imperativo è concedere almeno i tamponi. A tal fine arriva l’appello dell’Anci Puglia, l’associazio­ne dei Comuni. «La diffusione dell’epidemia tra il personale medico sta assumendo proporzion­i preoccupan­ti - afferma Domenico Vitto, presidente regionale -, è importante quindi sostenere e tutelare tutti i profession­isti sanitari. anche i medici di base».

 ??  ?? il manager
Vito Montanaro è direttore del Dipartimen­to per la salute della Regione Puglia
il manager Vito Montanaro è direttore del Dipartimen­to per la salute della Regione Puglia
 ??  ?? Al Dea di Lecce
Nel presidio (nella foto)
ieri sono stati ricoverati i primi nove pazienti colpiti dal virus
Al Dea di Lecce Nel presidio (nella foto) ieri sono stati ricoverati i primi nove pazienti colpiti dal virus

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy