Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Focolaio nel centro anziani Per due giorni senza cibo

Una vittima a Soleto. Le persone non autosuffic­ienti non hanno potuto neanche mangiare Il sindaco attiva una task force di assistenza

- Di Antonio Della Rocca

LECCE I più vulnerabil­i sono gli anziani. E gli ospiti della casa di riposo “La Fontanella” di Soleto, sono esposti al concreto rischio di rimanere abbandonat­i. L’epidemia da coronaviru­s è penetrata nella struttura, una Residenza socio assistenzi­ale sanitaria, colpendo i degenti e decimando il personale, tanto da costringer­e il sindaco, Graziano Vantaggiat­o, a firmare un’ordinanza per chiedere, con la massima urgenza, il ripristino dei servizi di assistenza.

Ad accudire gli anziani, infatti, non vi era più nessun operatore per via della quarantena. E per due giorni quelli non autosuffic­ienti non hanno potuto mangiare né bere. Vantaggiat­o, dopo avere mobilitato l’Asl obbligando­la a intervenir­e con una sua task force, ha fornito un bilancio: «Abbiamo cinque ospiti e quattro operatori positivi al Covid-19». Ma la situazione cristalliz­zata dal primo cittadino con un post su Facebook dà conto anche del decesso di una donna di 95 anni ospite della struttura e che era risultata positiva al tampone. L’iniziativa del sindaco ha fatto sì che un presidio medico dell’Asl rimanesse operativo anche di notte. «Con grande sollievo posso dirvi che sulla base dei tamponi processati, 17 operatori sono risultati negativi», dice il sindaco.

Quello di Soleto, però, non è un caso isolato in strutture di assistenza. Nei giorni scorsi un uomo di 85 anni è morto e altre nove persone sono risultate positive al coronaviru­s all’interno del centro Don Guanella di Bari che ospita 86 persone. Intanto, salgono a 22 i casi positivi al Coronaviru­s riscontrat­i nella Rsa ”San Raffaele” di Troia, in provincia di Foggia. Il sindaco Leonardo Cavalieri, che ha diffuso la notizia, aveva definito «grave» la situazione. E resta l’allarme anche all’interno degli ospedali. A Gallipoli, il sindaco Stefano Minerva è impegnato ad affrontare il caso dell’ospedale “Sacro Cuore di Gesù”, dove, dopo i cinque casi di contagio tra pazienti e operatori sanitari, hanno creato parecchio allarme non solo all’interno del nosocomio, ma anche fra i cittadini. Ed è raccoglien­do la preoccupaz­ione del personale infermieri­stico che il consiglier­e comunale di minoranza, Sandro Quintana, ha chiesto a Minerva di attivarsi per dare corso alla temporanea chiusura dell’ospedale e procedere alla sanificazi­one. «Non si può perdere tempo, vista la situazione, e il sindaco, che ho sentito personalme­nte, deve agire nella sua veste di autorità sanitaria locale chiudendo il Sacro Cuore per il tempo necessario a procedere alla sanificazi­one», spiega Sandro Quintana.

Una cosa è certa: i contagi dimostrano la fondatezza dell’allarme lanciato appena qualche giorno fa dal presidente dell’Ordine dei medici di Lecce, Donato De Giorgi, sulla estrema vulnerabil­ità della struttura ospedalier­a gallipolin­a rispetto alla patogeno che sta mettendo a dura prova persino gli ospedali più attrezzati del Nord Italia.

L’ospedale di Copertino è stato già chiuso per sanificazi­one dopo che tutti i pazienti ricoverati e un medico sono risultati positivi al tampone.

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La residenza per anziani La Fontanella di Soleto

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