Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Calderoni: «Siamo tutti preoccupati, difficile farlo capire ai figli»
LECCE Tra allenamenti in casa o in giardino, hobby e l’affetto della propria famiglia, continua anche per i giallorossi l’isolamento per contenere la pandemia da Covid-19.
Davanti ai tifosi – sia pure soltanto virtualmente – ieri è comparso il difensore Marco Calderoni, terzino sinistro dello scacchiere tattico di mister Fabio Liverani, che sta trascorrendo questa quarantena insieme a moglie e figlio.
«Stiamo tutti bene, ma abbastanza preoccupati perché ogni giorni il bollettino epidemiologico dà ancora dati allarmanti – racconta Calderoni – a mio figlio, di 5 anni, ho detto la verità: che c’è un virus cattivo che ci costringe a stare chiusi in casa, ma che fuori stanno anche degli eroi, che combattono per cercare di far tornare tutto alla normalità. Con gli altri miei familiari effettuiamo delle videochiamate: anche se distanti, sembrano vicini».
Pur in casa, la vita dei giallorossi non può prescindere dagli allenamenti: ognuno ha la propria scheda personale. E ci si allena con quello che si ha:«Ho comprato un tapis rulant per correre, mentre per gli squat mi aiuta mia moglie, caricandomela sulle spalle. Ci organizziamo con quello che abbiamo a disposizione».
Famiglia, salute e pallone sono le tre priorità per il terzino del Lecce. Ciò che gli manca di più, oltre alla libertà, è proprio il campo: «Stare a casa non è facile, bisogna tenere la mente occupata e l’umore alto. Ho segnato tre gol in A, il più bello? Quello a San Siro contro il Milan: un’emozione incredibile. Speriamo di tornare preso in campo, per gioire e soffrire – dice ai suoi tifosi – dopo questa importante battaglia, ce ne saranno tante altre da superare insieme».
Ieri, invece, era stata la volta del trequartista Riccardo Saponara, che ha preferito responsabilmente restare a Lecce piuttosto che rientrare a Forlì dalla sua famiglia, per evitare il rischio di aumentare il contagio. Anche lui è monitorato a distanza dallo staff, oltre che da mister Liverani che «ci scrive continuamente ed ha sempre tutto sotto controllo».
«Il ricordo più bello di questa esperienza in giallorosso – ha detto - è stato il mio primo gol contro l’Atalanta: un’emozione forte, un boato incredibile». Durante la diretta Instagram, tanti tifosi gli hanno chiesto di restare. E proprio in quell’istante è arrivato anche il commento del presidente Saverio Sticchi Damiani, che ha scritto con sarcasmo: «È da giugno che ti inseguiamo. Certo, tutto sto sforzo per tre partite».