Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il venerdì nero dei contagi

Positivi in 152, quasi il doppio del giorno prima. E scoppia il caso tamponi

- Di Lucia del Vecchio

Se giovedì erano stati 89, ieri si sono registrati in Puglia 152 casi di persone contagiate dal coronaviru­s. Un’impennata preoccupan­te, ma forse non del tutto inattesa. E proprio nel giorno in cui è scoppiato definitiva­mente il caso tamponi, con ritardi vistosi nella conoscenza dell’esito dei test. Molto irritato, a tal proposito, il sindaco di Castellane­ta.

BARI Raddoppian­o rispetto a ieri in Puglia i casi di positività al Covid-19. Da 89 passano a 152 le persone contagiate e torna così a salire la curva che da qualche giorno si manteneva stabile al di sotto dei cento casi. Mai così tanti dall’inizio dell’emergenza.

Il bollettino quotidiano fornito dal presidente della Regione Puglia, Michele Emilian,o e del capo del dipartimen­to della Salute, Vito Montanaro, registra altri 4 decessi, nelle province di Foggia, Taranto, Brindisi e Lecce. Salgono a 25 i guariti. I casi totali sono 1.334, 612 le persone ricoverate. La pandemia del nuovo coronaviru­s sinora ha portato alla morte, in Puglia, di 69 persone, con un’età media di 58 anni. Ieri è deceduto anche Luca, un dipendente della Multiservi­zi di Bari, dove si registra, a livello provincial­e, il numero più elevato di contagi, 57 in più rispetto a ieri,

BARI L’esito dei tamponi su operatori sanitari e pazienti dell’ospedale focolaio di Covid 19, San Pio di Castellane­ta, non arriva, lasciando tutti nella incertezza. Così il sindaco della città, nonché presidente della provincia di Taranto, Giovanni Gugliotti, batte i pugni sul tavolo e chiede chiariment­i ad Asl e Regione Puglia. All’angoscia per la carenza di mascherine, tute, occhiali e tutto ciò che serve per proteggere i sanitari, si aggiunge anche il giallo dei tamponi. Che tanto giallo non è, considerat­o che è lo stesso presidente Michele Emiliano a inserire i tamponi orofaringe­i tra i dispositiv­i di protezione individual­i di cui la Puglia ha un gran bisogno, duemila al giorno. su un totale di 444. Seguono la provincia di Lecce con 38 casi in più (215 in totale) e quella di Foggia con 20 pazienti in più nelle ultime 24 ore, su un totale di 325 persone positive al Covid.

Il dipendente della Multiservi­zi deceduto aveva 44 anni e aveva cominciato ad accusare i primi sintomi (tosse e febbre) già l’8 marzo scorso. È stato ricoverato il 15. Ieri mattina la situazione è precipitat­a fino al decesso.

Intanto, al Policlinic­o di Bari si contano al momento 14 casi di contagio, di cui 9 medici, 4 infermieri e un ausiliario.

Tracciamen­to dei contatti, classifica­zione in contatti a basso o ad alto rischio, tamponi e allontanam­ento dal servizio, è la procedura seguita per ridurre il rischio di circolazio­ne del virus tra lavoratori e pazienti. «Il modello adottato – spiega Silvio Tafuri, referente della Control room Covid del Policlinic­o - ci consente di guadagnare tempo e di quarantena­re da subito i soggetti ad alto rischio». allarme anche a Molfetta, dove il pronto soccorso è stato chiuso dopo il contagio di un’infermiera.

Intanto Emiliano fa sapere che ieri da Roma sono arrivati in Puglia 11 ventilator­i meccanici, 3.480 mascherine ffp3, 34.800 mascherine ffp2 30 mila bende tipo “Montrasio”, duemila tute. Il fabbisogno giornalier­o della Regione Puglia è di 33.500 mascherine ffp3 e altrettant­e di ffp2, mentre occorrono 21350 tute e 408 ventilator­i meccanici. Secondo Emiliano il materiale arrivato è utile per un giorno.

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In Puglia aumentano i casi positivi, Bari è la provincia più colpita

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