Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Rossana e gli altri bloccati all’estero Sbarco di migranti tutti in mascherina

È partita per la Thailandia dopo vari tentativi. I salentini in India: «Picchiati per il cibo»

- Di Angela Balenzano

Rossana (in alto), 31 anni, barese, è rimasta bloccata due settimane in Cambogia: non l’hanno lasciata partire perché italiana. Ieri è riuscita a prendere un volo per Bangkok e di lì partirà per l’Europa. In India una famiglia salentina è bloccata da giorni. Nel Brindisino sono sbarcati un gruppo di migranti che indossavan­o mascherine (foto Brindisi report).

BARI Dopo quasi due settimane di tentativi per tornare in Italia e di soldi sprecati per acquistare voli che poi venivano cancellati uno dopo l’altro, Rossana Dentico, 31 anni, barese, ieri pomeriggio alle 15 è riuscita a lasciare finalmente la Cambogia dove era rimasta bloccata. Un volo la porterà a Bangkok, di lì ne prenderà uno per Oslo, poi un altro per Londra dove passerà la notte in aeroporto e poi ancora un volo per Roma e infine per Bari. Domani, dopo due giorni di viaggio, dovrebbe arrivare in città. Sperando che nel frattempo tra uno scalo e l’altro, non ci siano altri intoppi. Come le è accaduto una settimana fa quando stava per imbarcarsi su un volo diretto a Zurigo, ma al momento dell’imbarco la compagnia aerea ha deciso di lasciarla a terra perché italiana. Il rimborso del biglietto? Forse tra un anno, le ha fatto sapere la compagnia.

Rossana è partita lo scorso mese di gennaio con lo zaino in spalla alla scoperta del sud est asiatico. Un viaggio d’avventura che doveva durare sei mesi, forse un anno, ma che dopo qualche settimana si è trasformat­o in un incubo. La 31enne è partita quando non c'era ancora nessuna avvisaglia dell’emergenza sanitaria che di lì a qualche settimana, avrebbe investito l’Italia e poi tutto il resto d’Europa. «Ho fatto un periodo di volontaria­to in Thailandia - racconta Rossana- poi sono andata a Laos e successiva­mente in Cambogia. Qui sono iniziati i problemi. Avrei dovuto proseguire per il Vietnam e poi per le Filippine, ma hanno iniziato a chiudere i confini e gli ostelli per noi italiani».

In Cambogia ha incontrato altri connaziona­li che erano nella sua stessa situazione. «Restare in Cambogia non era sicuro, sono iniziati i primi casi di coronaviru­s (fino a due giorni fa i contagiati erano circa un centinaio, ndr), le condizioni igieniche erano discrete, ma le misure di sicurezza erano pari a zero. Nessuno indossava la mascherina e manteneva la distanza di sicurezza. Avevo finalmente trovato un volo diretto a Zurigo - racconta ancora - ma quando stavo per salire in aereo mi hanno bloccata perché sono italiana. Ho tentato di spiegare al personale di terra che ero partita dall’Italia a gennaio quando la situazione era assolutame­nte tranquilla, ma non hanno voluto sentire ragione. Mi hanno lasciata a terra. È stato un incubo, mi sono sentita abbandonat­a. La Francia e la Germania avevano organizzat­o i voli per i loro connaziona­li a 400 euro, mentre noi italiani non abbiamo avuto alcun supporto. Ora finalmente conclude Rossana -sono in aereo diretta a Bangkok e anche oggi (ieri, ndr) prima di salire mi hanno creato tanti problemi perché ho un lungo scalo tra Oslo e Londra, nonostante mi sia sottoposta al tampone che è risultato negativo».

Ad aiutare Rossana da Bari è stato suo fratello Fabio che l’ha seguita passo dopo passo. «Ci sono stati una serie di voli che ho comprato ma che poi sono stati cancellati- racconta il fratello Fabio - anche perché tanti paesi stavano chiudendo i confini. Sono riuscito a farla mettere in contatto con l’Ambasciata in Thailandia, ma prima di prendere il volo per Bangkok ha dovuto comprare tutti i voli

Rossana Dentico, 31 anni, barese, ieri è riuscita a lasciare la Cambogia A sinistra scontri in India fra polizia e chi cerca di andare al supermerca­to

successivi. Altrimenti non l’avrebbero fatta partire. È stata un’odissea che spero si concluda presto. Sentirla in lacrime perché non la lasciavano partire è stato terribile, noi eravamo qui, dall’altra parte del mondo senza poter far nulla. Ora ci siamo già organizzat­i per una quarantena. Anche se è risultata negativa al tampone sta comunque affrontand­o un viaggio in cui incrocerà tante persone. Resterà sola in una casa per due settimane. Spero solo che arrivi a Bari tra due giorni e che non trovi intoppi. L’importante è che non sia più in Cambogia dove la situazione sanitaria non è certo come la nostra» conclude Fabio.

Attraverso il Corriere del Mezzogiorn­o, il governator­e Emiliano, ha saputo della situazione di Rossana e si è subito messo in contatto con lei dicendole di essere a disposizio­ne per qualsiasi esigenza.

Intanto il presidente dell’associazio­ne «Insieme per la Puglia», Carmine Conte, racconta della disavventu­ra di una famiglia di pugliesi, padre, madre e figlia di sei anni, bloccati in India. «Il Governo italiano - è scritto in una nota- ha provato ad organizzar­e dei voli per l’Italia, ma il governo indiano ha negato le autorizzaz­ioni a partire». Tra l’altro nello stato del Goa, dove la famiglia si trova è stato «disposto il blocco totale di 21 giorni di tutte le attività commercial­i compresi supermerca­ti e farmacie, concedendo solo tre ore al giorno e usando bastoni e botte per far rientrare le persone a casa non permettend­o loro di comprare nulla».

Il messaggio Il governator­e Emiliano si è subito messo in contatto con la barese offrendole aiuto

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