Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

I genitori al lavoro nei campi Bimbo di tre anni scappa di casa

Apprension­e a Bernalda per il piccolo Diego: i droni scandaglia­no le rive del fiume

- Fa. Pos.

MATERA La mamma ripete il nome del piccolo come un mantra: Diego, Diego, Diego. Lo fa da ieri mattina alle 10, quando ha perso le sue tracce. Lei era poco distante, lui nel cortile di casa in piena tranquilli­tà come sempre a giocare con i suoi cani: due mastini napoletani. Il piccolo, 3 anni, vive in campagna in una contrada a Metaponto di Bernalda, frazione Marinella, con la madre e il padre, entrambi agricoltor­i. Sono tempi duri questi e bisogna lavorare senza sosta per poter riuscire a tirare fuori un raccolto buono. E poi due giorni fa ha iniziato a piovere in maniera pesante e anche le gelate non hanno aiutato. Così i genitori hanno iniziato di prima mattina. La mamma aveva un occhio sui campi e uno al piccolo.

Poi il nulla. Un abisso durato pochi istanti nel quale poi è precipitat­a la coppia. Poco dopo le 10 la donna si è accorta di aver perso di vista Diego. Si è avvicinata al cortile di casa e ha visto che non c’erano neanche i cani. Ha iniziato a chiamare a gran voce. Poi è entrata in casa. Credeva che si fosse nascosto o che avesse preso a giocare nella sua stanza. E invece nulla. In cucina niente, nei bagni nessuna traccia e con Diego mancavano anche i due cani. Il cuore si è spezzato in due parti quando si è accorta che il cancello della casa era aperto. Diego era uscito.

Ha chiamato in lacrime il marito che si è precipitat­o ancora sporco di terra, sudato. Aveva capito che era accaduto qualcosa di grave. Il piccolo non c’era e non c’erano i cani. Si sono precipitat­i all’esterno. Una casa in campagna, isolata da tutto e tutti, con vegetazion­i alte, dove è difficile vedere. Tracce a terra di Diego non ce n’erano. Padre e madre e si sono separati, ma il papà è corso vicino al fiume Bradano che si era gonfiato per le piogge di due giorni fa. Ha urlato, cercato, si è disperato. Poi il dramma si è consumato quando sono tornati a casa i due cani: avevano perso l’odore del piccolo e sono ritornati a casa. A quel punto hanno chiamato polizia e carabinier­i che sono arrivati sul posto alle 11.

Erano già con una squadra di volontari organizzat­a dal sindaco e con gli agenti della polizia Municipale che non hanno lasciato per un attimo il luogo della scomparsa. In volo anche un elicottero e i droni che hanno scandaglia­to le rive del fiume. Per tutta la sera di Diego non c’erano tracce. Le temperatur­e sono poi diventate rigide e il bimbo solo, forse nascosto in qualche anfratto potrebbe avere difficoltà anche a muo

Nella foto di Google Maps il luogo dove il bimbo è scappato. A sinistra c’è il fiume Bradano e a destra la sua abitazione dove era con i genitori e i due cani

Le ricerche Squadre di volontari con cani molecolari esplorano tutte le zone limitrofe

versi perché è sotto choc. Le speranze non si sono perse e per tutta la notte, fino a quando il giornale è andato in stampa, anche con fari molto potenti, si è provato a cercare una traccia che potesse portare a Diego. I due genitori sono stati sentiti anche dalla polizia per provare a capire con precisione quanto tempo è trascorso da quando si sono accorti che non c’era più. Così da poter ipotizzare quando si sia potuto spostare. Una tragedia immensa che si aggiunge alle tensioni che tutti stanno vivendo per il coronaviru­s. La mamma di Diego più volte si è sentita male nel corso delle fasi concitate delle ricerche. Si spera in un miracolo o anche in una piccola traccia che possa portare a capire dove il bimbo si sia cacciato. Con la speranza che già oggi si possa raccontare una storia diversa. Della scomparsa si sta occupando anche la trasmissio­ne Chi l’ha visto? di Rai 3 che ha lanciato sui social un appello con la foto del bimbo. Si spera che possa essersi allontanat­o lungo la statale e che possa essersi nascosto da qualche parte per paura. Le ricerche continuera­nno anche con i cani molecolari.

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