Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Troppi positivi Grassano, Tricarico e Irsina «zona rossa»
In tutto quasi 15mila persone che da ieri sera non possono entrare né uscire dalla propria cittadina. Con una ordinanza del tardo pomeriggio, il governatore Vito Bardi ha disposto infatti il divieto di allontanamento da Irsina, Tricarico e parte del territorio di Grassano che fino al 3 aprile diventano zona rossa. Nei tre centri della provincia di Matera, infatti, il numero dei contagi ha reso necessaria questa misura che, di fatto, chiude al mondo tre comunità. I contagi registrati nelle tre aree hanno reso necessario creare una sorta di cordone sanitario per tutelare le tre comunità. E così nel tardo pomeriggio di ieri la precedente ordinanza del governatore Bardi che aveva fatto infuriare i sindaci, è stata di fatto ignorata e superata dai messaggi sui social che i primi cittadini si sono affrettati a rivolgere alle rispettive comunità. In comunicazioni affidate ai rispettivi profili facebook sia Nicola Morea, sindaco di Irsina, che Vincenzo Carbone, primo cittadino di Tricarico, hanno parlato ai loro concittadini invitandoli a rispettare le regole e a non uscire di casa se non per necessità così come è vietato anche allontanarsi dal territorio. Nel videomessaggio su facebook , il sindaco ha spiegato inoltre: «Stiamo mappando tutti i contatti degli otto contagiati. Noi ci siamo e stiamo seguendo tutta la vicenda. Rispettiamo le regole e ce la faremo». Sullo stesso tema si è concentrato anche il messaggio che Vincenzo Carbone ha lanciato ai tricaricesi dal profilo ufficiale del Comune: «Non ci dobbiamo preoccupare né spaventare. Per evitare che altri venissero contagiati anche in maniera inconsapevole abbiamo adottato questa misura drastica ma necessaria». «Una parte del territorio di Grassano è interessato dall’ordinanza del presidente Bardi – ha aggiunto il sindaco Filippo Luberto che ha ringraziato cittadini, forze dell’ordine e volontari per il rispetto delle norme applicate fino ad oggi e ha annunciato un probabile caso di contagio, peraltro già ricoverato al reparto infettivi del Madonna delle Grazie di Matera.