Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Domenica delle Palme senza fedeli E salta la benedizione dei ramoscelli
I riti pasquali potranno essere seguiti sui canali social. Festa di San Nicola a rischio
BARI Chiese desolatamente vuote di fedeli e nessuna benedizione e distribuzione di ramoscelli d’ulivo. Per assistere alle celebrazioni basterà in molti casi connettersi alle pagine Facebook e ai canali YouTube delle parrocchie. L’emergenza coronavirus stravolge l’imminente Domenica delle Palme e annulla tutti gli eventi pubblici e di forte devozione legati alla Settimana Santa.
Niente processioni e Misteri da Bari a Lecce, da Foggia a Taranto. Nella città in riva allo Ionio cancellato, non succedeva dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, il suggestivo appuntamento con i Perdoni e tutte le processioni dell’Addolorata. Un momento insomma delicato che costringe le diocesi e i parroci pugliesi a inventarsi altri metodi di comunità e di preghiera.
Nella Cattedrale di Bari ad esempio la messa di domenica, alle 11, presieduta dall’arcivescovo Francesco Cacucci sarà visibile sulla pagina Facebook della parrocchia. «Saremo in sei e metteremo un simbolo degli ulivi sull’altare» spiega il parroco don Franco Lanzolla confermando che «in questo momento molti fedeli sentono il bisogno di una preghiera e le nostre dirette in streaming registrano sempre contatti numerosi». Stesso scenario in Basilica dove non sventoleranno rami d’ulivo, pronti ad essere benedetti e distribuiti ai fedeli e a tutto il centro storico. «Tutte le celebrazioni pasquali in Basilica saranno senza fedeli e a porte chiuse. Vi parteciperà unicamente la comunità dei frati. Come già in queste ultime tre domeniche, anche per la domenica delle Palme la santa messa delle ore 11 sarà trasmessa unicamente tramite altoparlanti per un coinvolgimento spirituale di tutto il vicinato. Quindi, nessuna diretta tv o tramite Facebook» spiega il priore Giovanni Distante.
«Non potranno svolgersi le tradizionali Via Crucis e altre manifestazioni caratteristiche di questo giorno; non si pensino altre iniziative alternative, ma si invitino i fedeli a pregare seguendo la trasmissione che verrà proposta dalle reti televisive della Via Crucis del Santo Padre, quest’anno in piazza San Pietro alle ore 21» si legge invece sul portale de l’Arcidiocesi di Bari-Bitonto.
A Taranto il sabato di Pasqua sarà dedicato anche ai defunti con una preghiera nel cimitero di San Brunone, mentre l’indomani l’arcivescovo Filippo Santoro si recherà all’esterno di diversi punti della città (il carcere e gli ospedali Santissima Annunziata e San Giuseppe Moscati) per la benedizione. E le annunciate proroghe del governo al pacchetto di restrizioni da covid-19 accorciano anche i tempi per la programmazione, ancora in bilico, della festa patronale di San Nicola a Bari. E in particolare del corteo storico del 7 maggio.
«Aspettiamo di capire cosa succederà dopo il 3 aprile, alla scadenza dei primi decreti del governo» spiega l’assessore alla Cultura Ines Pierucci. E così a meno di 40 giorni dall’evento, al Comune ci si interroga, nonostante l’iter amministrativo quasi concluso: il bando per l’ideazione del corteo, che quest’anno coinvolgerà Università e Municipi, è stato provvisoriamente aggiudicato alla Gruppo Ideazione Srl, l’unica ditta ad aver presentato una proposta. «Rinviare San Nicola non è semplice come rinviare una partita di calcio o le Olimpiadi. Sarebbe come dire il 25 dicembre rinviamo il Natale» conclude l’assessore.
❞ In stand by Rinviare l’evento non sarà facile perché per i baresi è come annullare le Olimpiadi Prenderemo una decisione soltanto dopo il 3 di aprile