Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il voto della «Bppb» Esclusa la lista Divella, rivince Patroni Griffi
Hanno votato 2.600 soci per un management che resterà in carica per i prossimi tre anni Esclusa dalla competizione la lista Divella
BARI La Banca Popolare di Puglia e Basilicata rinnova i vertici: l’assemblea dei soci, a porte chiuse (come previsto dai protocolli di sicurezza anti Covid-19), ha nominato i componenti del consiglio di amministrazione per il triennio 2020-22 riconfermando la lista del CdA uscente. Questo dopo che la compagine capeggiata da Vincenzo Divella, ex presidente della Provincia e della Camera di Commercio di Bari, era stata esclusa con motivazioni legate a vizi procedurali (non conformità alle disposizioni statutarie per la presentazione della compagine). Eletti, quindi, Leonardo Patroni Griffi (presidente), Rosa Calderazzi, Stefano Conca, Pietro Di Leo, Guglielmo Morea, Giovanni Rosso, Giuseppe Tammaccaro, Alessandro Maria Piozzi ed Eva Selvaggiuolo. Nel collegio sindacale figurano Alessandro Grange (presidente), Vincenzo Tucci e Filippo Tricarico (supplenti Vittorio Boscia e Pina Losito), mentre nel collegio dei probiviri ci sono Pietro Pepe, Eufemia Ippolito e Mario Tagarelli (supplenti Donatangelo Falcicchio e Vincenzo Tresca). Hanno votato 2.600 soci ed è stato approvato anche il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019, chiuso con un utile lordo, più che raddoppiato rispetto all’esercizio precedente, pari a 10,3 milioni e con un utile netto che si è attestato a 7,2 milioni.
«Il percorso intrapreso nell’ultimo triennio – afferma Patroni Griffi – evidenzia una performance positiva in tutti gli aggregati di bilancio e un risultato economico più che soddisfacente. Un percorso responsabile, caratterizzato inoltre, da un forte impegno della Banca in tutte le sue forme sociali e ambientali nei confronti di tutti i suoi stakeholder, che viene raccontato nel documento della dichiarazione non finanziaria. Colgo l’occasione per esprimere un ringraziamento agli amici consiglieri e sindaci che mi hanno accompagnato in questo percorso e in particolar modo a quelli uscenti per il loro prezioso supporto e la professionalità assicurata nell’intero mandato».
La lista di Divella aveva presentato ricorso contro la decisione dell’esclusione dalla votazione. Una doccia fredda che comunque aveva portato la formazione sfidante a ricorrere. «Il tribunale - chiarisce Divella - non ha accolto la richiesta di annullare l’assemblea dei soci convocata senza i nostri candidati. Ha deciso, invece, di discutere la vicenda in un’udienza che si terrà il prossimo 18 aprile quando oramai l’assemblea si è tenuta. Avrei preferito confrontarmi in una competizione e sarebbe stata una circostanza positiva anche per la maggioranza che avrebbe tratto maggiore legittimazione. La verità è che hanno deciso di escluderci totalmente e a questo punto dovrebbero essere i soci a riflettere su quello che è successo. Proseguire sulla via giudiziaria non mi sembra il caso anche perché viviamo un momento delicato per l’intera economia italiana». A quanto pare il provvedimento di non ammissione della lista è supportato anche da pareri legali. «Devo poi rivolgere un ringraziamento speciale - conclude Patroni Griffi - a quei soci che hanno partecipato numerosi all’assemblea con i mezzi che abbiamo messo a disposizione e a quei Dipendenti che ne hanno reso possibile la realizzazione. Era importante finalizzare i lavori assembleari per potersi concentrare con il massimo delle energie sulla gestione dell’emergenza e guardare oltre. A tutti i dipendenti e alla direzione generale esprimo infine un sentito apprezzamento per i risultati raggiunti nel 2019 e per il lavoro che stanno svolgendo, con grande senso di responsabilità e spirito di sacrificio, in questo difficilissimo momento che si sta attraversando a livello globale».
La Popolare di Puglia e Basilicata sta lavorando nelle filiali e anche con l’impiego dello smart working. «Questa situazione ci cambierà - conclude Patroni Griffi - e cambierà anche il rapporto del mondo del credito verso le nuove tecnologie. La Popolare sta seguendo i clienti; le piccole e medie imprese che sono alle prese con il problema della liquidità».
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L’emergenza Ma questa situazione cambierà il rapporto del mondo del credito verso le nuove tecnologie