Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Pieni poteri? Emiliano ormai sembra Orban»

Il co-segretario di FdI accusa anche la Regione di non dare notizie precise ai sindaci: «Lo dispone un atto della Protezione civile, serve all’attività di prevenzion­e»

- Francesco Strippoli

BARI «Emiliano smetta di decidere da solo». Francesco Ventola è uno dei due co-segretari di FdI. Ex sindaco di Canosa ed ex presidente di Provincia, è assai sensibile alle ragioni degli enti locali.

Lei tiene alta la polemica: non sarà un errore in condizioni di emergenza?

«Polemica? Ho scritto una lettera al presidente Emiliano sul cattivo funzioname­nto della Protezione civile regionale: mai avuta risposta. Ho reso pubblico il documento dopo una settimana, in attesa della risposta, proprio per non farne una questione mediatica. Il nostro è un approccio costruttiv­o, tale è la richiesta di tener conto dei sindaci».

Spieghi cosa intende dire.

«I Comuni vogliono conoscere la situazione sui loro territori. E hanno ragione. Una cosa è seguire i contagiati, materia squisitame­nte sanitaria. Un’altra è seguire le persone che hanno avuto contatti con i malati e devono stare in isolamento. Chi li controlla? Questa è attività di prevenzion­e e tocca ai sindaci».

Perché la Regione non mette a disposizio­ne i dati?

«Non lo so. Ma so che il 19 marzo, la Protezione civile nazionale ha disposto, “in maniera tempestiva”, che le informazio­ni siano inviate ai Comuni direttamen­te dalla Regione o tramite le prefetture. Qualcuno dice siano dati sensibili. Ma tutti i giorni i sindaci hanno a che fare con informazio­ni sensibili».

Della gestione sanitaria che pensa?

«Tanti posti di Terapia intensiva, assai preziosi, erano chiusi. Ecco perché si è dovuto correre più del necessario. Dei 364 letti pubblici e privati, previsti dal riordino ospedalier­o di Emiliano, ne erano attivi il 70%. Sarebbe stato opportuno che la Regione arrivasse all’appuntamen­to con le carte in regola per poter reclamare di più. stessa cosa vale per i dispositiv­i di protezione individual­e».

Mascherine e camici mancano ovunque.

«Lo stato di emergenza nazionale è stato decretato il 31 gennaio. A fine febbraio in Regione si facevano ancora conferenze stampa a scopo elettorale. In Lombardia l’epidemia è esplosa il 21 febbraio. Siccome il presidente della Regione assume informazio­ni cruciali prima degli altri, perché non ha provveduto prima con gli approvvigi­onamenti? Emiliano per giorni ha preferito solo anticipare di qualche ora le decisioni di Roma, come ha fatto per le scuole, quando ha lanciato il suo proclama inutile pochi minuti prima dell’ordinanza del governo».

Oggi in commission­e arriva la proposta Amati per dare 10 milioni ai Comuni per le urgenze.

«La stessa cosa ha fatto la giunta stanziando 11 milioni. Sono le primarie continue tra Amati ed Emiliano. Il primo fa la proposta di legge 15 giorni fa, il secondo interviene a distanza di una settimana, sullo stesso tema, con atto di giunta e un milione in più».

Lo trova sbagliato?

«Il punto è che deve riprendere l’attività del Consiglio, come noi diciamo da tempo. Non siamo disertori, vogliamo contribuir­e alle decisioni, mentre Emiliano vuole gestire l’emergenza con il metodo dell’uomo solo al comando. Vogliamo discutere e varare assieme un piano di rilancio.

Emiliano è stato eletto per fare il presidente, non è il commissari­o per il coronaviru­s». Cosa vuol dire?

«Deve fare il presidente per ogni esigenza della Puglia. Istituisca un cabina di regia per gestire assieme all’opposizion­e la fase di rilancio: abbiamo il diritto e il dovere di intervenir­e. Piuttosto che inviare ai sindaci messaggi con il cuoricino, il governator­e risponda alle loro richieste. La proposta Amati? Presentere­mo emendament­i, ma non è questione di interventi urgenti. Occorre un piano complessiv­o».

La giunta intende fare una manovra da 500 milioni.

«La giunta vorrebbe utilizzare mezzo miliardo senza coinvolger­e il Consiglio regionale? Vorrei dire al presidente che qui non abbiamo decreti del governo fatti convertire in legge dal Parlamento. Agendo nel modo in cui fa, Emiliano espropria il Consiglio delle sue funzioni. Lui non ha poteri straordina­ri, le risorse che

Occorre rilanciare l’economia La giunta non può mobilitare 500 milioni e non coinvolger­e la minoranza

Mancano mascherine e camici perché ha perso l’intero mese di febbraio senza fare acquisti

vuole gestire sono dei pugliesi. Ed è giusto che sia il Consiglio a decidere come. Noi vogliamo partecipar­e a questa discussion­e. Emiliano sta facendo come Orban, anzi peggio: perché Orban si è fatto delegare i pieni poteri dal parlamento, lui qui fa tutto da solo».

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Alla scrivania Il governator­e Michele Emiliano sta gestendo l’emergenza coronaviru­s in Puglia
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