Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Manifatturiero al collasso «Quattro punti per la ripresa»
BARI La Confimi Puglia, confederazione delle industrie manifatturiere, ha messo a punto un documento per chiedere misure immediate contro la pandemia economica. «È necessario intervenire a sostegno delle imprese che qui sono rimaste, per produrre e innovare, dando lavoro e reddito a milioni di cittadini. Aziende private, sotto capitalizzate, di piccole e medie dimensioni, e che qui pagano le loro tasse, costituendo il 90% del tessuto economico del paese», hanno spiegato. E per permettere una ripartenza efficace del sistema economico, secondo la confederazione pugliese, bisogna immettere una straordinaria liquidità nel sistema delle imprese, attraverso quattro punti. Secondo Confimi, dunque, le pubbliche amministrazioni, centrali e periferiche, devono immediatamente saldare i propri debiti con le imprese e avviare senza più alcun indugio tutti i cantieri e i lavori previsti nei programmi pubbliciIn secondo luogo serve tagliare imposte, tasse e oneri per le imprese fino a dicembre 2020. Inoltre occorre permettere l’apertura da parte delle banche alle aziende clienti, di prestiti a tassi minimi, fino al 30% del fatturato 2019 (ovvero in base al numero dei dipendenti), supportati da garanzia pubblica e rimborsabili in un arco di tempo medio/lungo, nonché allargare i fidi fino alla copertura degli insoluti. Infine le aziende mutuatarie verso il sistema del credito devono vedersi riconosciuto il diritto automatico di sospendere la corresponsione della sorte capitale continuando a versare alle rate prestabilite gli interessi calcolati sul debito residuo.