Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Arrivano le adesioni di vescovo e b&b: ecco le nostre case
MATERA L’appello del sindaco è arrivato dritto al cuore e chi ha potuto ha risposto subito. L’Arcidiocesi di Matera-Irsina al cui vertice c’è Monsignor Pino Caiazzo, con una lettera inviata al Sindaco, ha comunicato la disponibilità della casa di spiritualità Sant’Anna ad ospitare i positivi al Covid19, persone o gruppi familiari, che non necessitano di ricovero ospedaliero e che non possono vivere l’isolamento nelle proprie abitazioni. Si tratta di una struttura dotata di una trentina di camere per un numero complessivo di 75 posti letto. Analoga disponibilità è stata data dalla direzione dell’hotel Chiostro delle Cererie che si è detta pronta a mettere a disposizione la sua struttura composta da 17 camere singole. Ma una importante decisione è stata presa anche da Airbnb, colosso mondiale per l’affitto di camere e case private ai turisti.
Dato il blocco del settore l’azienda italiana ha deciso di lanciare un appello a tutti gli host di consegnare le case non solo a chi ne ha bisogno, ma anche a medici e infermieri che lavorano nei pressi degli ospedali. Per tutti l’azienda aveva previsto un rimborso spese ma quasi tutti (sono già 700 in Italia) hanno deciso di operare gratuitamente. In tanti dunque hanno risposto di sì e nelle prossime ore ci sarà la prima lista di disponibilità da consegnare nelle mani dei responsabili della Protezione Civile. Le strutture vanno ad aggiungersi all’elenco fornito dal comune di Matera il 16 marzo 2020, alla protezione civile regionale, di luoghi che potessero rispondere ai requisiti richiesti per ospitare i contagiati da coronavirus.
Il Comune ha contattato personalmente, tramite la coordinatrice del centro operativo comunale, Mariarita Iaculli, i titolari delle strutture indicate nell’elenco per verificare la disponibilità di ciascuno a mettere a disposizione i propri locali. All’indicazione dei siti, è seguito, nei giorni scorsi, un sopralluogo da parte di tecnici della Protezione civile regionale e la richiesta agli interessati di formalizzare disponibilità e condizioni. Le proposte sono ora al vaglio del dipartimento perché il provveditorato regionale predisponga le convenzioni. A breve dunque potrebbe esserci una risposta che possa dare la possibilità di restare isolati.