Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La Puglia riapre ma solo a step «Ce la faremo»

Dalle librerie alle altre attività economiche, ecco come l’economia della regione sta cominciand­o ad organizzar­si per maggio Laterza: «Siamo stati l’apripista per la ripresa»

- Mauro Denigris

Iprimi a riaprire, dopo la chiusura totale, sono stati i negozi per l’abbigliame­nto dei bambini, le cartolerie e soprattutt­o le librerie. Ma anche, ovviamente, i relativi fornitori. Una sorta di prova generale di quanto accadrà in questi giorni, forse già prima del 4 maggio. In Puglia, come nel resto d’Italia, non ci sarà però un immediato ritorno alla situazione pre-coronaviru­s. Ma, come ha anticipato lo stesso presidente della Regione, Michele Emiliano, sono previsti degli step che vedranno coinvolti prima di tutto il settore turistico, strategico per l’economia regionale e poi le produzioni industrial­i strategich­e e il sistema dei trasporti. E non a caso già a metà aprile il governo regionale ha permesso ai gestori dei lidi di mettere in atto tutto quanto possibile per una riapertura che sarà complicata (soprattutt­o per la gestione delle distanze di sicurezza) ma ormai è prossima se non si vuol correre il rischio di bruciare la stagione.

«Le scelte però – ha avvertito Emiliano - devono essere graduali». E sarà messo a punto un vero e proprio manuale dei comportame­nti da tenere, che varrà anche per il settore della cultura. Fondamenta­le, da questo punto di vista, è l’esperienza maturata dal circuito della grande distribuzi­one, dalle aziende dei settori essenziali (per esempio farmaceuti­che e di produzione di energia) e dei negozi di generi alimentari che, di fatto, non hanno mai chiuso e hanno avviato da subito quella che viene definita «fase 2«, prevedendo distanziom­etri e uso di dispositiv­i di sicurezza. Ma anche quanto messo in atto nelle librerie sta servendo per testare quanto accadrà a breve e quanto viene chiesto a gran voce soprattutt­o dai sindacati per evitare che le fabbriche, in particolar­e, possan«««o trasformar­si in nuovi focolai.

«Ci consideria­mo gli apripista di una ripartenza – ha detto non a caso Maria Laterza, responsabi­le della storica libreria nel centro di Bari, che ha riaperto il 14 aprile non appena ricevuto il via libera dal Governo - dei luoghi della cultura ma anche dell’economia. Ci è stato riconosciu­to il ruolo di servizio e abbiamo riaperto proprio come un servizio anche perché forniamo un bene necessario come il libro. Ce lo testimonia­no i primi lettori che sono venuti qui, non solo coloro che erano in astinenza da libri, ma anche genitori che hanno acquistato volumi per i loro ragazzi e poi studenti universita­ri e chi sta preparando concorsi. I libri sono uno strumento per la ripartenza e per guardare al futuro». Un futuro diverso, ma non necessaria­mente peggiore.

Le istituzion­i Il governator­e Emiliano spiega le strategie: «Le scelte devono essere graduali»

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Imprenditr­ice Maria Laterza è la responsabi­le della libreria Laterza di Bari

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