Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
I nuovi poveri comparsi con il virus Ma a Bari la solidarietà ha funzionato
La task force messa a punto dal Comune ha coinvolto venti assistenti sociali e settecento volontari
Una rete della solidarietà strutturata e organizzata fin dal primo giorno dell’emergenza Covid. A Bari sono state messe in atto una serie di iniziative, coordinate dal Comune e dall’assessorato al Welfare, retto da Francesca Bottalico.
«Si è messa in moto una macchina della solidarietà – spiega – che ha coinvolto pubblico, privato, privato sociale, associazioni, volontari, società civile e protezione civile». Un modello che ha funzionato e che ha anche portato alla nascita di una task-force di 20 assistenti sociali e di 700 volontari della società civile, oltre a gruppi di associazioni e di protezione civile, impegnati tra l’altro nel monitoraggio dei positivi al coronavirus. Una rete che in un mese ha fatto fronte a 4000 richieste di aiuto. Una grande prova per la Puglia che crede nel rispetto degli altri e nella solidarietà nei confronti di chi soffre.
«Abbiamo messo su una piattaforma interna, una banca dati che intercettasse tutti i bisogni dei cittadini che si rivolgevano a noi, che ci chiamavano, che ci scrivevano o che anche ci contattavano via social», continua l’assessora che spiega anche come siano stati predisposti 40 numeri utili per l’emergenza ai quali rispondono assistenti sociali professionali e altri 10 numeri utili per le consulenze con psicologi.
A ciò si aggiunge anche una rete di medici volontari pronti per prestazioni di natura socio-sanitaria in casa e nei luoghi di maggiore fragilità: si è dunque partiti con consulenze online, telefoniche, in videochiamata ed interventi in strada e a consulenze mediche, psicologiche, logopediche e teleriabilitative per bambini, adolescenti e adulti con disabilità.
A Bari poi si è pensato a «Tempo Verde», con tre progetti ad hoc rivolti a bambini o adulti diversamente abili, a soggetti autistici o iperattivi e anche a chi soffre di Alzheimer. A loro si dà la possibilità, continua ancora la Bottalico, di usufruire di uno spazio verde in cui prendere una boccata d’aria e svagarsi un po’. Servizi che funzionano a pieno regime e che sono apprezzati dai cittadini baresi. Ci si è organizzati anche per quanto riguarda la spesa, per aiutare quelle persone che non riescono a far fronte a questa esigenza prioritaria.
Si è pensato all’iniziativa «la Spesa Giusta» destinata alle famiglie e alle persone in difficoltà per sostenerle con kit alimentari settimanali definiti per ciascun caso e costruiti con la consulenza di nutrizionisti. Da metà aprile inoltre sono attivi 10 hub territoriali in rete con i centri di ascolto per le famiglie e i municipi per la raccolta di beni, la distribuzione e l’accompagnamento delle misure straordinarie.
Tanti poi sono i supermercati baresi dove si è partiti con la spesa sospesa, i cittadini possono fare la propria spesa e destinare qualche prodotto ai meno fortunati, in modo tale che questi generi alimentari vengano poi distribuiti a chi in questo periodo vive una condizione di maggiore fragilità.
Stessa attenzione anche sul fronte della salute e dei farmaci, che possono essere consegnati a domicilio dai volontari. Operazione possibile grazie ad un protocollo che ha coinvolto 100 farmacie baresi e anche la rete della farmacia del Cto per la consegna, nell’arco di 20 minuti, di farmaci salvavita.