Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Da Rita a Cozinha, le startup oltre l’emergenza
In Puglia tante realtà informatiche non sono rimaste ferme. E il web primeggia
Molte aziende pugliesi hanno partecipato attivamente alla gestione della crisi per l’epidemia del Covid-19, dal settore informatico fino alla produzione delle mascherine. Un ruolo attivo lo ha avuto la molfettese Exprivia con la realizzazione di «Rita», l’assistente virtuale intelligente progettata per rispondere alle domande frequenti sul decreto #IoRestoaCasa. «Rita», così chiamata in onore di Rita Levi Montalcini, è stata attivata gratuitamente da molti comuni pugliesi sui loro siti internet: Bari, Taranto, Molfetta, Mola di Bari, Gioia del Colle, Cellamare e sarà operativa per tutta la durata dell’emergenza coronavirus, fase due compresa, rilasciando informazioni sulle linee guida contenute in tutti i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri. È possibile accedere all’assistente virtuale, attiva 24 ore su, da computer, tablet, smartphone o qualsiasi ulteriore dispositivo mobile con connessione a internet.
Anche le start up fondate da giovani pugliesi hanno dato il loro contributo. La «Bloodylicious» si è riconvertita alla produzione di mascherine per il comune di Mola di Bari. L’azienda è nata da un bando Pin per promuovere il recupero del rifiuto tessile e un’industria della moda rispettosa dell’ambiente e dell’uomo, attraverso la produzione e vendita di abbigliamento ecologico e sostenibile, realizzato con tessuti recuperati e basi biologiche. Poi c’è chi non potendo uscire di casa per la quarantena, ha pensato di creare una piattaforma globale dove scambiare esperienze in cucina. «Cozinha nomade», altra start up nata dai fondi regionali Pin, ha organizzato incontri sul web per insegnare, scambiare e condividere le ricette dei piatti tipici di tutto il mondo, dalle nostre patate riso e cozze agli involtini primavera cinesi.