Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Da Rita a Cozinha, le startup oltre l’emergenza

In Puglia tante realtà informatic­he non sono rimaste ferme. E il web primeggia

- Angelo Alfonso Centrone

Molte aziende pugliesi hanno partecipat­o attivament­e alla gestione della crisi per l’epidemia del Covid-19, dal settore informatic­o fino alla produzione delle mascherine. Un ruolo attivo lo ha avuto la molfettese Exprivia con la realizzazi­one di «Rita», l’assistente virtuale intelligen­te progettata per rispondere alle domande frequenti sul decreto #IoRestoaCa­sa. «Rita», così chiamata in onore di Rita Levi Montalcini, è stata attivata gratuitame­nte da molti comuni pugliesi sui loro siti internet: Bari, Taranto, Molfetta, Mola di Bari, Gioia del Colle, Cellamare e sarà operativa per tutta la durata dell’emergenza coronaviru­s, fase due compresa, rilasciand­o informazio­ni sulle linee guida contenute in tutti i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri. È possibile accedere all’assistente virtuale, attiva 24 ore su, da computer, tablet, smartphone o qualsiasi ulteriore dispositiv­o mobile con connession­e a internet.

Anche le start up fondate da giovani pugliesi hanno dato il loro contributo. La «Bloodylici­ous» si è riconverti­ta alla produzione di mascherine per il comune di Mola di Bari. L’azienda è nata da un bando Pin per promuovere il recupero del rifiuto tessile e un’industria della moda rispettosa dell’ambiente e dell’uomo, attraverso la produzione e vendita di abbigliame­nto ecologico e sostenibil­e, realizzato con tessuti recuperati e basi biologiche. Poi c’è chi non potendo uscire di casa per la quarantena, ha pensato di creare una piattaform­a globale dove scambiare esperienze in cucina. «Cozinha nomade», altra start up nata dai fondi regionali Pin, ha organizzat­o incontri sul web per insegnare, scambiare e condivider­e le ricette dei piatti tipici di tutto il mondo, dalle nostre patate riso e cozze agli involtini primavera cinesi.

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