Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Bari tira il fiato Finalmente nessun contagio

- Di F. Mazzotta

Ancora pochi casi, con zero contagi in tre province e solo due decessi. In Puglia il Covid-19 continua a rallentare. Ieri ci sono stati più infetti del giorno precedente, ma tutti concentrat­i nella provincia di Foggia, dove sono stati individuat­i 15 dei 22 positivi accertati nell’intera regione. È vero che i casi risultano più che raddoppiat­i rispetto al giorno prima, quando erano stati riscontrat­i solo 10 nuovi positivi in tutta la Puglia. Ma è anche vero che rispetto a lunedì, quando il rilievo era stato fatto su 984 tamponi, i 22 casi comunicati ieri sono emersi dopo aver effettuato 1.520 test. Si tratta, dunque, di dati sostanzial­mente in linea con quelli dei giorni scorsi, anche se con un lieve rialzo della percentual­e tra contagi e tamponi effettuati, che passa dall’1.02% all’1.4%, con quasi mezzo punto di aumento, sul quale naturalmen­te influisce nettamente il dato negativo di Foggia. La provincia di Taranto conferma gli ottimi segnali delle ultime giornate, e fa segnare ancora zero casi e il numero più basso di contagi dall’inizio dell’epidemia (255). Stesso risultato (zero) per le provincie di Bari e Brindisi, finalmente apparse con la casella vuota nel bollettino pomeridian­o diffuso dalla Regione Puglia. Buono anche il dato della Bat con soli 3 casi, 1 in più rispetto al giorno prima. Interrompe, invece, il trend in discesa la provincia di Lecce, che era arrivata anche a zero e ieri è passata a più 4. Attualment­e sono 2.919 i casi positivi in Puglia, mentre 654 sono in totale i pazienti guariti. Nel bollettino di ieri figuravano solo 2 decessi (4 in meno rispetto al giorno prima), entrambi nella provincia di Bari.

Intanto, ieri mattina, all’interno de «La Fontanella», la casa di riposo di Soleto, in provincia di Lecce, dove tra gli anziani ci sono stati 88 contagiati e 17 deceduti, è iniziata l’ispezione in remoto dei carabinier­i del Nas e degli operatori dell’Asl di Lecce disposta dal ministero della Salute. Le indagini, condotte in tele collegamen­to con gli ispettori del Ministero della Salute a Roma, la Regione Puglia e la sede dell’Asl di Lecce in una zona protetta della Rsa, nella quale sono ancora ospiti diversi anziani, tutti positivi, dovranno accertare le responsabi­lità della proprietà della struttura, che dal 25 marzo viene direttamen­te gestita dall’Asl di Lecce. Nel fascicolo del sostituto procurator­e Alberto Santacatte­rina sono finiti l’amministra­tore delegato della Rsa, don Vittorio Matteo, la direttrice Federica Cantore e il responsabi­le sanitario, Catello Mangione, per i quali i reati ipotizzati sono di diffusione colposa di epidemia e abbandono di incapaci.

Sempre sul fronte dell’emergenza Covid-19, ieri è stato comunicato che 124 medici della provincia di Bari hanno risposto al bando per l’istituzion­e delle Usca. Si tratta delle Unità speciali di medici di continuità assistenzi­ale fondamenta­li per affrontare la fase 2 dell’emergenza sanitaria. I medici delle Usca, le cui graduatori­e sono state approvate dal direttore dell’Asl di Bari, Antonio Sanguedolc­e, assisteran­no a domicilio i pazienti che hanno contratto il Coronaviru­s. Ognuna delle unità, che sarà composta da cinque medici e prevederà turni giornalier­i, potrà garantire sino a 8 visite domiciliar­i al giorno così da coprire tutta la giornata. Inoltre, sempre per la fase 2 e per meglio seguire a domicilio le persone affette da Covid-19, l’Agenzia regionale per la Salute ha creato la piattaform­a digitale di teleassist­enza H-Casa, attraverso la quale sarà anche possibile effettuare a distanza una prima auto-diagnosi.

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Cala il contagio in Puglia: ieri solo 22 casi per la maggior parte concentrat­i a Foggia che ha registrato ben 15 nuovi positivi

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