Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Giornali e libri piratati, bloccati 20 canali
Telegram ha bloccato 20 canali attraverso i quali venivano diffuse illecitamente decine di migliaia di copie pirata di giornali, riviste e libri. Lo ha comunicato il gestore dell’applicazione di messaggeria istantanea con una mail firmata «Telegrama Dmca», inviata alla Procura della Repubblica di Bari, dopo che ieri la Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro preventivo d’urgenza di quei canali, ipotizzando i reati - a carico di persone da identificare - di riciclaggio, ricettazione, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, furto e violazione della legge sul diritto d’autore.
Rispetto ai canali individuati dalla Procura barese, manca quello dal nome «Edicola Settimanali», con 1.049 utenti, che Telegram comunica di non aver trovato, forse perché già rimosso. Secondo il procuratore aggiunto di Bari Roberto Rossi, che coordina l’inchiesta aperta dopo la denuncia di Fieg e Agcom, questo sistema di pirateria digitale avrebbe causato al settore dell’editoria danni per 670 mila euro al giorno (250 milioni di euro all’anno).
Il provvedimento di sequestro è stato notificato a cinque indirizzi mail riconducibili ai rappresentanti legali della società, con sede a Dubai, che gestisce Telegram. Da uno di questi indirizzi è arrivata la risposta in inglese. Nel testo della mail che Telegram ha inviato alla Procura della Repubblica di Bari sono elencati i venti canali oscurati su richiesta della magistratura barese.
Proseguono le indagini per identificare gli autori dei reati ipotizzati. «L’applicazione Telegram risulta sviluppata dalla Telegram Llc con sede in Dubai, società nota per proteggere iì dati e la privacy degli utenti» ha spiegato la Procura e, per questo, «allo stato attuale non sono identificabili gli amministratori dei singoli canali».