Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Decaro e il calcio in bilico «La serie A nell’astronave con i tifosi però a casa»

Il sindaco rassicura i tifosi: «Sento De Laurentiis una volta a settimana La B a 40 squadre è un errore, così si snaturereb­be il campionato»

- Di Pasquale Caputi

Mentre la Regione ha dato ieri il via libera all’attività individual­e sportiva all’aperto, il sindaco Decaro si è detto pronto ad accogliere al San Nicola, più noto come l’astronave di Renzo Piano, molte delle partite del campionato di serie A da completare. «A patto però che allo stadio entrino solo squadre e addetti ai lavori e nessun tifoso. Il Bari? Riprenderà presto gli allenament­i».

BARI È di ieri mattina l’ordinanza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che di fatto rappresent­a un passo in avanti per lo svolgiment­o di attività sportive nella «fase 2». «Tutti quelli che praticano sport individual­i all’aria aperta – ha detto l’assessore barese al ramo Pietro Petruzzell­i – potranno farlo anche nei circoli cittadini. È un atto di fiducia nei loro confronti». Dall’ordinanza di Emiliano alle sorti del Bari, il sindaco Antonio Decaro parla a ruota libera, in primis da tifoso, sulla situazione della squadra cittadina.

Sindaco Decaro, il Bari le manca?

«Mi manca molto, mi mancano tante cose a cui sono legato. Quelli della partita sono giorni particolar­i, in cui mangiare in fretta, correre allo stadio, leggere i giornali per conoscere le anticipazi­oni, aspettare le formazioni ufficiali, tifare in compagnia degli amici. Mi manca assistere alla gara e mi accontente­rei persino di guardarla in tv. Aspetterem­o tempi migliori».

Parlava di partite da guardare in tv. Pensa quindi che ci siano le condizioni di un ritorno al calcio giocato?

«Penso che si potrà tornare a giocare, individuan­do magari un sistema per cui calciatori, massaggiat­ori, preparator­i atletici, allenatore siano protagonis­ti tutti insieme per qualche settimana, di un minitorneo solo in alcuni stadi, senza contatti con l’esterno. Muoversi, tornare a casa, sarebbe complicato. Per la serie A e serie B è senz’altro più facile. Più difficile sarebbe invece per la C».

Tra le possibilit­à c’è anche quella che alcune realtà del sud ospitino le partite restanti della massima serie. Bari sarebbe pronta?

«Se dovessero prendere questa decisione, saremmo pronti, ma la questione rilevante non è distinguer­e tra nord e sud. Si potrebbe decidere di giocare anche a Bergamo, purché negli stadi entrino solo le persone legate al mondo del calcio, evitando che vi accedano altri. A fare la differenza non è il numero dei contagi, ma porre i presuppost­i perché non ce ne siano».

Deve vincere il senso di responsabi­lità, insomma.

«Bari è pronta, ma se i giocatori giunti a Bari, per esempio, andassero in giro, sarebbe più pericoloso che essere a Bergamo al chiuso e senza contatti con nessuno. Non ne facciamo una questione di nord contro sud. Il tema è proteggere chi scende in campo».

Un’altra opzione è la serie B a 40 squadre. Che ne pensa?

«Non mi sembra una strada praticabil­e. Da tifoso credo che, se si dovesse pensare a due gironi da 20 per la B, si snaturereb­be il campionato. Non credo sia un’ottima idea».

De Laurentiis e il Bari hanno scelto la strada del silenzio. Lei è in contatto con la società?

«Mi confronto con il presidente una volta alla settimana, e non solo per motivi di calcio. Parliamo anche di cinema, l’ho sentito per chiedere un consiglio, per esempio, sulla possibilit­à di aprire un’arena o un drive-in. Spesso fa telefonate di cortesia perché è molto legato alla città. Credo che tra un po’, per tornare al tema calcio, possano ricomincia­re gli allenament­i».

Ecco, a proposito di allenament­i, è d’accordo con la ripresa?

«Sì, purché ci si alleni senza avere contatti. Lo stadio permette di farlo in sicurezza. Non si devono usare spazi in cui le distanze non si possano mantenere, come gli spogliatoi. Per capirci, allenament­i a gruppi sì, nel rispetto delle distanze, ma la doccia a casa».

Il Coni recentemen­te ha chiesto una mano alla Regione e al Comune per risollevar­e le sorti dello sport.

«L’assessore Pietro Petruzzell­i fa parte della commission­e dell’Anci. Assieme al vicepresid­ente, ha chiesto una modifica normativa per prorogare la scadenza per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali. Ne ha parlato anche in un incontro in commission­e consigliar­e (c’è ottimismo perché venga presto emanata la norma, ndr). In più è previsto lo stanziamen­to di risorse per incentivar­e l’attività sportiva».

Concludiam­o con un ultimo pensiero sul Bari. Fiducioso sul ritorno in B?

«Sì, lo sono. E devo dire di esserlo dall’inizio della stagione. Non mi sbilancio per scaramanzi­a, ma incrocio le dita».

❞ La Serie A al San Nicola Saremo preparati per accogliere i club Deve vincere sempre il senso di responsabi­lità

❞ Le attese del Coni Prorogata la scadenza per utilizzare gli impianti Previsto lo stanziamen­to di ulteriori risorse

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Nella foto il sindaco Antonio Decaro
(al centro) tra l’assessore Petruzzell­iù e il presidente del Bari, Luigi De Laurentiis
Allo stadio San Nicola Nella foto il sindaco Antonio Decaro (al centro) tra l’assessore Petruzzell­iù e il presidente del Bari, Luigi De Laurentiis

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