Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Caso mascherine «Nelle farmacie sono introvabili»
Ma i farmacisti denunciano: «Mascherine introvabili»
BARI L’epidemia da Covid 19 non si ferma, ma la curva del contagio è calata. Come dimostrano i numeri degli ultimi giorni. Nella giornata di ieri sono stati esaminati 1.816 tamponi e 26 sono risultati positivi: 4 a Bari, 1 in provincia di Barletta-Andria-Trani, 7 a Brindisi, 9 a Foggia, 2 a Lecce, 3 a Taranto. Sono stati registrati cinque decessi: 2 nel Foggiano, 2 a Lecce, 1 a Taranto. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 70.944 test e attualmente i casi positivi in Puglia sono 2.903, un numero che diminuisce ogni giorno; 855 sono invece i pazienti guariti dall’infezione.
Dall’altra parte cresce invece la preoccupazione dei farmacisti perché le mascherine chirurgiche, quelle a cui è stato imposto il prezzo di 50 centesimi, «sono diventate introvabili». I pugliesi continuano a fare il giro delle farmacie dove si aspettano di trovarle a 50 centesimi, così come è stato annunciato dal premier Conte nell’ultimo discorso in televisione.
«Eliminare l’iva, perché le mascherine non costano davvero 50 centesimi ma 61, e procedere all’effettiva messa in disponibilità delle mascherine, che al momento non sono disponibili neppure presso i produttori». Sono alcune delle proposte del vicepresidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani e presidente dell’ordine dei farmacisti di Bari e Bat, Luigi D’Ambrosio Lettieri. «I farmacisti sono anche disponibili alla distribuzione gratuita delle mascherine - aggiunge purché le fornisca il governo. Sono stati mandati a combattere una guerra al fronte, senza armi, e hanno dovuto procurarsi da soli le mascherine, e in questo contesto sono fioccate le multe e i verbali per i problemi sulle conformità. I farmacisti - conclude Lettieri - pretendono rispetto e riconoscimento dell’attività che stanno svolgendo al servizio della comunità».