Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Al mare, ma a distanza «I prezzi cresceranno» Alberghi, calo del 68%
MONOPOLI Sarà sicuramente un’estate diversa. E questo gli operatori balneari monopolitani lo sanno bene. Ma la loro speranza è che la stagione non venga snaturata del tutto. In città scalpitano i bagnanti e anche i gestori dei lidi, in vista della riapertura degli stabilimenti al tempo delle nuove regole imposte dal Covid. Il punto sul quale ci si concentra, riguarda la distanza tra gli ombrelloni che, stando alle ultime linee guida nazionali, dovrà essere almeno di 5 metri tra una fila e l’altra e di 4 metri e mezzo tra un ombrellone e quello accanto.
«È una proposta - spiega Domenico Alba, gestore di Lido Sabbiadoro - che potrebbe andar bene per le spiagge della Versilia e della Riviera Romagnola, dove ci sono anche 50 metri di profondità». Ma qui non siamo né in Toscana e né in Emilia Romagna.
Qui siamo in Puglia, a Monopoli, al Capitolo, dove al massimo l’arenile è di 15 metri. «Fino allo scorso anno continua Alba - sistemavamo circa 200 ombrelloni, quest’anno ne dovremmo mettere la metà, se venissero confermate queste distanze». «Se così fosse– aggiunge Ninni Vadalà, presidente dell’Associazione Mareincanto - sarebbe un massacro. E non solo per i lidi, ma anche le spiagge pubbliche, che dovrebbero seguire le stesse regole». Considerando anche gli spazi che serviranno per le passerelle, la perdita di ombrelloni potrebbe oscillare dal 50 al 70%. «Avendo meno accessi aggiunge - saremmo costretti a lavorare con personale ridotto e ad aumentare i prezzi».
A passarsela male non sono solo i balneari, ma anche gli albergatori. «L’impatto del Coronavirus - afferma Francesco Caizzi, presidente di Federalberghi Puglia - sul sistema dell’ospitalità pugliese è stato devastante». Rispetto al 2018, nel 2020 ci sarà una perdita di oltre 10,3 milioni di presenze (-68,2%), con un calo di fatturato del settore ricettivo pari a quasi 300 milioni di euro
Per i mesi estivi sono inoltre a rischio 7mila posti di lavoro temporaneo. Gli operatori chiedono attenzione e aiuti diretti alle imprese. «Non saranno misure sbagliate come il bonus vacanza a farci risollevare. Servono regole - conclude Caizzi - che non trasformino i nostri alberghi in ospedali».
Il taglio I gestori dei lidi dovranno eliminare molte postazioni