Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Costa Ripagnola, i proprietari presentano già i primi ricorsi
BARI Le elezioni regionali sono alle porte. E anche una battaglia per istituire un’area protetta può finire nel tritacarne della politica. Perché la voglia di realizzare qualcosa (di nobile) finisce con lo scontare i difetti di procedere in fretta e furia. Il caso è quello di “Costa Ripagnola”, l’area naturalistica sul litorale di Polignano a Mare (e in parte di Monopoli), il cui iter di istituzione è stato avviato con l’approvazione in giunta regionale e che attende il via libera da parte del Consiglio. Ma la fretta del governatore Michele Emiliano (che si candida per un nuovo mandato), dell’assessore al Paesaggio, Alfonso Pisicchio (probabile candidato), e della super-dirigente di settore, Barbara Valenzano, è stata così tanta che ha prodotto un ricorso prima dell’approvazione della legge stessa. Miracoli della burocrazia che ora dovrà tenere conto dell’opposizione di 2 dei 45 proprietari di suoli rientranti nel perimetro dell’area protetta. Il ricorso straordinario al presidente della Repubblica (attualmente il testo è all’esame della V Commissione regionale) è stato elaborato dall’avvocato Paolo Emilio Giuliani. La richiesta è l’annullamento, previa sospensiva, del provvedimento di giunta e di ogni altro atto presupposto «che incida sfavorevolmente sulla sfera giuridica dei ricorrenti». Quei suoi che sono stati colpiti dalla clausola di salvaguardia (con il vincolo di inedificabilità) sono però classificati nel Prg - in vigore dal 2005 - come zona C2 di espansione. Su quest’area è stato già presentato un piano di lottizzazione (con edilizia popolare) e la linea che traccia il Parco finisce a ridosso del centro abitato. Secondo i ricorrenti la deliberazione della giunta Emiliano «è illegittima per violazione di legge, illogicità, sviamento e abuso di potere». In realtà, è stato lo stesso sindaco di Polignano a Mare (nonché presidente regionale dell’Anci) Domenico Vitto a opporsi alla perimetrazione decisa dalla Regione tanto da annunciare un ricorso al Tar. Ma sinora quel ricorso non si è visto e stanno per scadere i termini per l’impugnazione. Nel frattempo sono partite le convocazioni per le audizioni in Commissione (quasi una trentina).