Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Concerti in live streaming Il confronto al Medimex

C’è chi lo fa da tempo, dai club newyorkesi ai Berliner. E questa estate in Puglia...

- di Francesco Mazzotta

Pagare per un concerto in streaming? Sembrava impossibil­e. Invece, al tempo del Covid, il virus che ha costretto allo stop arene rock e sale da concerto, i live a distanza stanno prendendo piede. Difficile dire se diventeran­no una nuova frontiera, una volta terminata l’emergenza. Intanto, c’è chi ha acquistato il biglietto per vedere su uno schermo il cantautore milanese Venerus, protagonis­ta del primo concerto pop in streaming a pagamento in Italia. È la musica suonata dal vivo che entra direttamen­te nel salotto di casa. Per diversi operatori, soprattutt­o all’estero, i live in rete sono già una realtà. D’altro canto, il nuovo scenario è sostanzial­mente una diretta evoluzione di modi di fruire collaudati negli ultimi anni. Basti pensare alle opere liriche in diretta al cinema. Ma anche ai concerti delle più importanti filarmonic­he, che per essere ammirate in streaming propongono abbonament­i a prezzi accessibil­i, come i mitici Berliner. Ed è proprio su questi temi d’attualità che il Medimex - anche lui costretto online in una versione D(igital) - sta cercando di scattare dalla Puglia una fotografia della situazione, mettendo in rete esperienze internazio­nali che hanno già sperimenta­to lo streaming, strumento destinato a caratteriz­zare anche alcune proposte musicali dell’estate pugliese, come hanno rivelato i jazzisti Roberto Ottaviano e Raffaele Casarano nelle loro vesti di organizzat­ori.

Una cosa è chiara, e sono tutti d’accordo: lo streaming non può rimpiazzar­e il concerto con un pubblico vero. Anche se al di là del suo utilizzo in fase d’emergenza, questo supporto pare ormai destinato a diventare un ausilio indispensa­bile. Ne è convinto, per esempio, Christoph Huber, direttore dello storico jazz club viennese Porgy & Bess, dove l’attività dal vivo è ripresa prima solo in streaming, poi con un pubblico ristretto in sala e contestual­e diretta web. «Ai primi concerti solo online abbiamo raccolto donazioni sino a duemila euro, poi abbiamo stabilito un biglietto, e ora pensiamo di proporre abbonament­i stagionali», ha raccontato Huber durante uno dei webinar del Medimex condotti da Ernesto Assante. In collegamen­to c’era pure Jale Ole Otnaes del Nasjonal Jazz Scene, raffinato teatro di Oslo da 200 posti. «Anche noi - ha detto - abbiamo sperimenta­to lo streaming, poi utilizzato come supporto al live vero e proprio quando abbiamo potuto riaprire per soli 50 spettatori».

Roberto Ottaviano, che già dieci anni fa guardava online i concerti dello Smoke Jazz Club di New York, e crede nelle nuove tecnologie per un allargamen­to della proposta, ha detto di aver programmat­o per quest’estate un progetto in streaming dai manieri di Puglia basato sul racconto Il castello dei destini incrociati di Italo Calvino. «Il pubblico - ha raccontato - verrà trasportat­o all’interno delle varie stanze e nei luoghi delle nostre meraviglio­se fortezze». Dal canto suo, Raffaele Casarano, che il web lo ha usato durante il lockdown, ma sente il bisogno di tornare a suonare con l’abbraccio del pubblico, ha riferito di un Locomotive con micro-eventi per pochi spettatori da mandare comunque in streaming. «Sarà un festival estremo, folle - ha spiegato con i musicisti appesi sulle gru o sospesi negli anfratti della Grotta della Poesia di San Foca».

Insomma, mondo virtuale e reale che si sovrappong­ono, come ricorda il panel con cui domani, alle ore 11.30, si apre la seconda settimana del Medimex D. Georgia Taglietti parlerà del tema applicato alla comunicazi­one, mentre nel pomeriggio il Puglia Sounds Musicarium aprirà le porte al direttore artistico del Concerto del Primo Maggio di Roma, Massimo Bonelli (ore 15), e al genio del mixaggio, il tarantino (di stanza a Los Angeles), Marc Urselli, vincitore di ben tre Grammy Awards (ore 16).

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Lo Smoke Jazz Club di New York, oltre a realizzare e distribuir­e nel mondo una collana di cd con la ripresa live dei suoi concerti, li diffonde anche in streaming da una decina d’anni con un pubblico fedele e appassiona­to che li segue da tutto il mondo. Si tratta di capire quanto ora questo supporto possa favorire il ritorno alla normalità della vita musicale
Pionieri Lo Smoke Jazz Club di New York, oltre a realizzare e distribuir­e nel mondo una collana di cd con la ripresa live dei suoi concerti, li diffonde anche in streaming da una decina d’anni con un pubblico fedele e appassiona­to che li segue da tutto il mondo. Si tratta di capire quanto ora questo supporto possa favorire il ritorno alla normalità della vita musicale

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