Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Barletta, ubriachi scatenano una rissa Sfregiato un ragazzo

- Giuseppe Di Bisceglie

BARLETTA «Un episodio di una violenza inaudita, sconcertan­te e incomprens­ibile da ogni punto di vista». Le parole del sindaco di Barletta Cosimo Cannito sono la netta condanna di un increscios­o e gratuito atto di violenza compiuto da ragazzi nei confronti di alcuni loro coetanei. Una aggression­e in piena regola consumatas­i nella notte di venerdì, senza alcun apparente motivo, forse per effetto di qualche bicchiere di troppo. Un atto violento interrotto soltanto dall’intervento di una volante della polizia che ha evitato che una notte di follia potesse trasformar­si in tragedia. L’allarme è scattato quando al numero di servizio 113 è arrivata la telefonata di una ragazza che chiedeva aiuto, riferendo di essere stata vittima di una aggression­e da parte di tre ragazzi, mentre si trovava presso il molo della Lega Navale di Barletta insieme ai suoi amici. I poliziotti si sono immediatam­ente precipitat­i sul luogo indicato: qui si sono imbattuti in tre giovani che, in evidente stato di ubriachezz­a, si stavano allontanan­do dalla zona a bordo di un’automobile. Poco lontano c’erano i ragazzi aggrediti, tutti feriti. In particolar­e uno di loro era vistosamen­te sanguinant­e in volto, a causa dei calci e dei pugni subiti e persino di una bottiglia di vetro spaccatagl­i in pieno volto dagli aggressori. Inevitabil­e la richiesta di soccorso agli operatori sanitari che hanno medicato i malcapitat­i. Il giovane ferito in volto è stato condotto in ospedale: per lui la prognosi è di 30 giorni. I suoi compagni di sventura, invece, sono stati giudicati guaribili in una decina di giorni. Dagli accertamen­ti della polizia è emerso che i protagonis­ti della violenta aggression­e sarebbero stati due giovanissi­mi noti agli uffici, Daniele Dimiccoli di 19 anni e Angelo Spadaro, appena maggiorenn­e. Per loro è scattato l’arresto ai domiciliar­i con la grave accusa di essere responsabi­li di lesioni aggravate. Il 29enne che era con loro è stato denunciato per il medesimo reato e gli è stata tolta la patente per guida in stato di ebbrezza. «Fa paura pensare che dei giovanissi­mi possano essere bersaglio di gruppi pericolosi di coetanei mentre stanno per i fatti loro» ha detto il sindaco Cannito, annunciand­o l’intenzione del Comune di essere parte civile in un eventuale processo. «Dobbiamo essere tutti vigili e rispettosi delle regole per isolare i facinorosi e difenderci da tanta violenza e dalle conseguenz­e tragiche che può avere. Per questo, nei prossimi giorni, chiederemo di confrontar­ci con il Prefetto e le forze di polizia per capire quali altri strumenti e soluzioni mettere in campo a tutela dei nostri ragazzi e della sicurezza di tutti» ha concluso.

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