Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Sarà il capodanno del teatro E Diodato farà concerti a luglio

- di Francesco Mazzotta

Diodato, il trionfator­e al Festival di Sanremo con Fai rumore e ai David di Donatello con Che vita meraviglio­sa, lo aveva già detto con la nuova canzone che sarebbe stata Un’altra estate. Nel senso che, naturalmen­te, sarebbe stata un’estate diversa, dopo l’emergenza e lo smarriment­o degli ultimi mesi. Si temeva potesse essere un’estate senza musica dal vivo. E, invece, l’artista tarantino ieri ha annunciato cinque concerti. Certo, saranno esclusivi, per un pubblico ristretto, in situazioni particolar­i. Ma saranno live veri, con spettatori in carne ed ossa.

Un sogno, per Diodato, dopo essere stato costretto a cantare solo un mese fa in un’Arena di Verona completame­nte deserta per l’Europe Shine a Light. Il primo di questi cinque concerti speciali sarà ad alta quota. Il 4 luglio Diodato sarà, infatti, ospite della rassegna Musicastel­le Outdoor, ai duemila metri di altitudine di Saint-Barthélemy, vicino Aosta, dove peraltro il cantautore è nato, prima del trasferime­nto in Puglia con la famiglia. Diodato si esibirà per mille persone lungo il sentiero che porta al Rifugio Magià.

«Ho pensato tanto al momento in cui ci saremmo ritrovati - racconta l’artista - e allora ecco le nostre occasioni speciali, concerti che saranno figli di questo tempo, certo, ma che porteranno in ogni nota, in ogni gesto, in ogni istante, tutta la consapevol­ezza, tutto il bagaglio di un vissuto che, mai come in questo momento, potremmo definire comune». Tutti i concerti, come previsto dalle nuove disposizio­ni per gli spettacoli dal vivo (che potranno riprendere non prima del 15 giugno), si terranno con prenotazio­ne obbligator­ia e nel rispetto delle norme anticontag­io. Diodato sarà anche a Roma, per tre date nello spazio en plein air della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, dove canterà il 25, 26 e 27 luglio. Ultima data al momento programmat­a, il 4 agosto in Sicilia, per l’Indiegeno Fest, nel meraviglio­so teatro greco di Tindari risalente al IV secolo avanti Cristo.

«Ho pensato che quest’estate - prosegue Diodato - potesse essere il momento giusto per tornare a guardarci negli occhi e provare a ripartire. Tornerà la vita di prima, quella in cui potremo ammassarci in un club, stringerci e urlare in uno stadio, mischiarci, ma quel giorno, forse, sarà ancora più bello ricordare questi primi passi fatti insieme».

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Diodato

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