Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Sì» ai play off ma in gara secca E il Bitonto festeggia il salto in C
Il Consiglio federale ha deciso: dall’1 luglio via agli spareggi per la promozione In A il Lecce deluso: nessun blocco retrocessioni. Il Bitonto festeggia il salto in C
BARI Le magnifiche sorti e progressive del calcio pugliese hanno avuto ieri punti esclamativi o di partenza. A festeggiare con certezza è il Bitonto, ufficialmente promosso in serie C, ma pronte a cogliere la palla al balzo sono soprattutto Lecce e Bari. L’atteso Consiglio federale è stato forse meno lungo del previsto, ma non si può dire che abbia deluso le aspettative. Partiamo dalla massima serie. Ha vinto la linea del presidente della Figc Gravina: nel caso in cui non fosse possibile riavviare il campionato oppure si rendessero necessarie nuove interruzioni a causa della recrudescenza del coronavirus, le soluzioni sarebbero due. Se ci fossero i tempi tecnici (entro quindi il 20 agosto), spazio a playoff e playout con formule ancora da definire. Se invece non ci fossero certezze di carattere temporale, si procederebbe alla cristallizzazione delle classifiche, senza assegnazione dello scudetto, ma con l’emissione dei verdetti sulle retrocessioni.
Il Lecce, insomma, dovrà conquistarsi sul campo la salvezza. Particolare la questione serie C. Per la categoria che vede impegnato il Bain ri si attendeva ancora la formalizzazione della decisione di riprendere il torneo da playoff e playout. Ebbene, il Consiglio federale ha accolto la tesi del direttivo di terza serie. Vanno in B le prime di ogni girone, retrocedono in D le ultime. Per le altre, si ripartirà il 27 giugno, con la finale di coppa di Lega e la gara d’andata dei playout (protagonista anche il Bisceglie).
Il 30 giugno, invece, ritorno dei playout, e il giorno dopo (1° luglio) avvio dei playoff. Si concluderà tutto entro il 22 dello stesso mese, secondo una formula che sulla carta avrà per protagoniste 28 compagini: dalla seconda alla decima di ogni girone, più la vincitrice della coppa di Lega. Chi non avrà la possibilità di scendere in campo perché condizionato dall’emergenza, sarà esentato da provvedimenti disciplinari. I turni saranno tutti a gara unica, quindi una vera e propria lotteria, dall’esito tutt’altro che scontato. «Sarà il campo a decidere – è stato il commento di Matteo Scala, direttore sportivo del Bari – come era nei nostri auspici e come abbiamo sempre dichiarato. Gare secche impongono approcci differenti, ma è un aspetto secondario, ci prepareremo al meglio». «Sarà come un mondiale – prosegue – Le incognite e le difficoltà saranno tante, ne siamo consapevoli, ma non cerchiamo alibi. Non ci siamo mai fermati con gli allenamenti, anche con tutte le limitazioni e i protocolli che abbiamo dovuto rispettare. Penso che alla fine ai nastri di partenza ci saranno tutti, ma vediamo di capire come e quando. Era importante tornare in campo per continuare ad inseguire il nostro sogno».
Sulla strada di questo sogno, però, c’è un imprevisto in più. Nel caso in cui, per via del peggiorare della situazione epidemiologica, non ci fossero più i presupposti per completare la stagione, come per la serie A entrerebbe gioco «l’algoritmo». Si tratta di un meccanismo di calcolo che incrocia punti accumulati, numero di partite rimanenti e punti risultanti dalla moltiplicazione della media punti nelle gare disputate in casa per quello dei match ancora da disputare e dalla stessa operazione per le gare in trasferta. Con questo criterio, se il torneo fosse interrotto, a salire in B sarebbe la Reggiana, e non il Bari. Un colpo di scena che non ha fatto fare i salti di gioia alla società di De Laurentiis (per usare un eufemismo). La speranza è che non ci sia bisogno di fare conti a tavolino. Nella convinzione che il campo possa e debba essere il solo giudice in grado di emettere verdetti, il Bari intanto ieri ha ripreso ad allenarsi. In attesa dei risultati degli esami sierologici e dei tamponi a cui il gruppo è stato sottoposto nei giorni scorsi (tutti negativi), le porte del San Nicola si sono riaperte per staff e giocatori: allenamenti individuali a porte chiuse, uno per volta secondo una tabella precedentemente stilata, rispettando il protocollo sanitario. «Lavori atletici, di coordinazione ed una graduale ripresa di confidenza con il pallone – si legge nella nota del club – Il tutto condito da umore alto e una grande voglia di tornare alla ‘normalità’…un pallone che rotola sul prato verde». Giovedì nuovi tamponi. Con esiti ancora confortanti, venerdì spazio ai primi allenamenti collettivi.
Matteo Scala Era quello che volevamo Sarà come un mondiale da vincere