Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
De Bartolomeo ai saluti, Fontana in pole
Si apre la partita per la presidenza di Confindustria. L’alternativa è il foggiano Rotice
Si chiude l’era di Domenico De Bartolomeo alla guida di Confindustria Puglia. È stato nominato il comitato dei saggi per individuare il suo successore. Il favorito è Sergio Fontana, presidente degli industriali di Bari e Bat, che con la sua territoriale ha un peso del 40%. Tra gli altri possibili candidati figura Gianni Rotice, presidente di Confindustria Foggia. La procedura dovrebbe chiudersi in un mese.
BARI Si chiude la gestione di Confindustria Puglia targata Domenico De Bartolomeo. L'imprenditore edile, che recentemente ha ottenuto il via libera dal Consiglio di Stato per l’assegnazione dei lavori del nuovo ospedale di Taranto (in cordata con altre imprese tra cui quelle del gruppi Mazzitelli e Canonico), ha deciso di tornare prevalentemente in azienda restando comunque vicepresidente nazionale dell’Ance.
Così si apre la successione con nomi che potrebbero sfidarsi se non si dovessero individuare convergenze. La settimana scorsa è stata formata la commissione di designazione che è costituita dagli ultimi tre past president in carica. Ovvero: Domenico Favuzzi, Angelo Bozzetto e Nicola De Bartolomeo (padre di Domenico). A breve partiranno le consultazioni tenendo presente che il consiglio di Confindustria Puglia è composto dai presidenti di tutte le territoriali (Bari-Bat, Brindisi, Foggia, Taranto e Lecce) e dai presidente della Piccola Industria, Ance e Giovani Industriali (quest’ultimo, Gabriele Lippolis, esprime due voti perché è anche numero uno di Confindustria Brindisi).
La prima opzione sul tappeto è l’attuale numero uno di Confindustria Bari-Bat, Sergio Fontana, che è un esponente del settore industriale. È a capo della Farmalabor, azienda di Canosa di Puglia specializzata nella farmaceutica. A Bari ha raccolto il testimone proprio da De Bartolomeo e sarebbe una figura di continuità. D’altronde la territoriale barese rappresenta, all’interno dell’universo Confindustria Puglia, quella con il maggior peso di iscritti: circa il 40% del totale. Aspetto, quest’ultimo, non di poco conto. Per essere eletti, infatti, lo statuto prevede che bisogna conquistare la maggioranza dei pesi (voti rapportati agli iscritti) e dei rappresentanti del Consiglio. Dalla sua parte Fontana ha anche un’altra carta da giocare: per equilibrare i conti di Confindustria Puglia in passato la storica sede di Via Tridente è stata dismessa e gli uffici trasferiti nel quartier generale di Confindustria Bari-Bat che mette anche a disposizione il direttore generale, Vittorio Colangiuli. Dall’altra parte un nome in pole è quello di Gianni Rotice, presidente di Confindustria Foggia. Proviene dal settore edile e vanta una lunga esperienza come docente universitario. È alla guida di un gruppo specializzato nella realizzazione d’infrastrutture e opere pubbliche che opera anche nei settori del turismo e delle costruzioni edili, nel quale ha portato a sintesi la sua personale esperienza professionale, imprenditoriale ed accademica. Le consultazioni dovrebbero concludersi con un candidato unico o con la presenza di due sfidanti. L’impressione è che non si voglia andare allo scontro anche perché il momento è delicato e la Confindustria pensata dal leader nazionale Carlo Bonomi vuole dare subito risposte agli associati: ripartenza dell’economia con meno burocrazia e azioni rapide rivolte a imprese e lavoratori.
Chiuso il rinnovo della presidenza regionale toccherà al mondo degli edili dove resta da concludere l’avvicendamento in Ance Bari-Bat (attualmente gestita da Beppe Fragasso) e in Ance Puglia (retta da Nicola Bonerba). Ma per questo ci vorrà ancora un po’ di tempo.
L’opzione In campo oltre a Fontana c’è il numero uno degli industriali foggiani Rotice