Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

I viaggi in Grecia dietro la chiusura del centro di Nardò

Fecondazio­ne assistita, i sospetti della Regione. Tre pazienti oncologich­e rinunciano a conservare gli ovociti

- Antonio Della Rocca

LECCE I motivi che hanno spinto la Regione a disporre la chiusura del centro di Procreazio­ne medicalmen­te assistita (Pma) di Nardò potrebbero trovarsi nelle relazioni degli ispettori dell’Istituto superiore di Sanità. Ma non è escluso che a Michele Emiliano siano andate di traverso le notizie di donne che hanno deciso di rivolgersi a una clinica greca dopo essere transitate dalla struttura salentina. Viaggi della speranza oltre i confini nazionali dove coronare il sogno della maternità svanito in patria.

Se ne parla tanto negli ambienti della sanità salentina, dove i canali che, alla luce del sole e nel rispetto delle regole, conducono le coppie infertili tanto in Grecia quanto in Spagna, sono argomento di pubblico dominio. Non a caso, come si apprende da fonti mediche, sulla questione ha acceso i riflettori anche il Tribunale dei diritti del malato. E sono le stesse fonti a riferire che le periodiche ispezioni nella Pma neritina da parte dei funzionari romani si sono concluse con una serie di rilievi cui non sarebbero seguiti adeguati aggiustame­nti.

Difficile credere che un tale brusio, neppure tanto sottotracc­ia, non sia giunto all’orecchio di Emiliano. Ma è un fatto che la disattivaz­ione della Pma di Nardò, qualunque motivo l’abbia determinat­a, sta portando a conseguenz­e dolorose: tre pazienti oncologich­e prese in carico dal centro salentino non hanno potuto ricorrere alla crioconser­vazione degli ovociti prima di sottoporsi alla chemiotera­pia che può compromett­ere seriamente la fecondità. Due delle tre donne, non potendo più rimandare la battaglia contro il cancro, hanno dovuto iniziare le cure oncologich­e, l’altra ha chiesto il nullaosta per sottoporsi ai trattament­i contro l’infertilit­à fuori regione.

Sarebbero almeno un centinaio le coppie prese in carico dalla Pma di Nardò ora rimaste senza un punto di riferiment­o. È quanto fa sapere l’avvocato Stefano Martina che ha diffidato la Asl di Lecce a garantire la continuità assistenzi­ale alle pazienti che si sono rivolte a lui nella speranza di tirarsi fuori dall’impasse. Prendendon­e atto, il direttore generale dell’azienda sanitaria, Rodolfo Rollo, ha puntualizz­ato che è stata la Regione a disporre la chiusura della Pma, oltre al suo trasferime­nto all’ospedale Vito Fazzi e che l’assistenza verrà comunque garantita. Silenzio, invece, sul mancato avvio della Pma a Lecce, per il quale non sarebbe stato neppure approntato un progetto, secondo quanto denuncia l’avvocato Martina, pronto ad alzare il tiro con un esposto per interruzio­ne di pubblico servizio.

 ??  ?? Il centro di procreazio­ne medicalmen­te assistita di Nardò
Il centro di procreazio­ne medicalmen­te assistita di Nardò

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy