Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Lopalco incalza Riecco l’allarme asintomatici
BARI Continua a diminuire il numero dei pazienti attualmente positivi al Covid 19. L’ultimo bollettino diffuso dalla Regione nel primo pomeriggio di ieri racconta uno scenario in deciso miglioramento nonostante si registri ancora un decesso ed un nuovo contagio entrambi nella zona del foggiano, seconda area geografica della Puglia per numero di casi positivi. L’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, però, in questo contesto rilancia l’allareme asintomatici, soprattutto tra i giovani, e chiede l’adozione di più tamponi. L’aumento di asintomatici ha raggiunto percentuali anche oltre il 90%.
Non è trascurabile, tuttavia, il dato statistico: su 2945 test effettuati soltanto uno è risultato positivo. Sale in maniera vistosa anche il numero dei pazienti guariti, 90 registrazioni in un solo giorno. Attualmente sono 467 i pazienti positivi al tampone, di cui solo 68 ricoverati, mentre cresce a 3516 il numero dei pazienti guariti. Si allunga, però, anche la lista dei decessi: 530 in Puglia dall’inizio della pandemia. Uno scenario che si potrà delineare nella sua completezza soltanto alla fine del mese.
Nel lungo elenco dei pazienti guariti dal Coronavirus c’era anche il nome di Isabella Simone, la nonnina di Minervino Murge, ospite delle Opere Pie Villa Bilanzuoli, sopravvissuta al focolaio sviluppatosi nella residenza socio assistenziale del comune murgiano per la quale la Regione Puglia ha disposto la revoca delle autorizzazioni.
La storia di nonna Isabella aveva commosso la Puglia: a 99 anni aveva sconfitto il terribile virus, era guarita ed era stata trasferita nell’Hospice «Universo Salute» di Bisceglie dopo aver lasciato la sua stanza nel reparto universitario di malattie dell’apparato respiratorio dell’Ospedale D’Avanzo di Foggia dove era stata ricoverata.
Classe 1921, Isabella Simone
aveva vissuto le ristrettezze del primo dopo guerra e toccato con mano il difficilissimo periodo della Seconda Guerra Mondiale, testimone vivente della Resistenza di Minervino Murge, il suo paese, la località in cui il 24 giugno del 1945 scoppiò la rivolta comunista che portò la città a dichiarare «guerra all’Italia». La sua permanenza nell’Hospice di Bisceglie, però, è durata soltanto una decina di giorni.
L’anziana donna si è spenta nella struttura dove era stata posta in isolamento, così come indica la prassi, accudita dagli operatori sanitari. «È una persona straordinaria», aveva detto di lei la dottoressa Lidia Roselli, riconoscendole una forza fuori dal comune. Una tempra che, però, si è dovuta arrendere all’inesorabile scorrere del tempo.