Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Un deposito di rifiuti pericolosi: due denunce
Operazione della polizia municipale a Bari. Trovato un deposito di rifiuti pericolosi
BARI Di tanto in tanto i venti box adibiti a ricovero di rifiuti si riempivano. L’area di 20mila metri quadrati nella zona industriale in agro di Modugno, diventava satura di materiale da smaltire almeno una volta al mese. Ma quei rifiuti, molti dei quali classificati come pericolosi, erano stati prelevati da case, uffici, negozi e cantine senza nessun documento, nessuna tracciabilità e quindi il sospetto è che molti di essi (forse proprio tutti) sarebbero stati dispersi di lì a poco nelle campagne, come spesso accade nella periferia di Bari. Un fenomeno drammatico, un‘emergenza ambientale che genera un inquinamento mastodontico che a lungo andare può provocare danni molto seri anche alla salute umana perché i liquidi che vengono prodotti dai rifiuti possono penetrare nelle campagne e raggiungere le falde acquifere.
Questo è il sunto di una operazione di polizia dei vigili urbani di Bari che ha visto impegnati 25 veicoli, 46 agenti e 4 militari della forestale. Sono state denunciate due persone e identificate altre dieci che erano presenti in un vecchio fabbricato abbandonato che era diventata una discarica assolutamente priva di ogni autorizzazione.
Ma le indagini sono tuttora in corso, perché secondo la polizia municipale si è in presenza di un vero e proprio sistema ben oleato.
Le due persone denunciate, secondo quanto raccolto dalla polizia locale di Bari erano i «responsabili» di quell’area. Hanno due aziende per la compravendita di oggetti usati, servizi di trasloco e facchinaggio ma senza alcuna iscrizione all’albo dei Gestori Ambientali, svolgevano anche l’attività di gestione di rifiuti non autorizzata depositando in modo incontrollato rifiuti urbani, rifiuti speciali pericolosi (e non) che arrivavano direttamente da attività non regolamentate, ovvero abusive. Facevano i cosiddetti «svuota cantine». Ce en sono stati per Bari, in molti lasciano anche volantini nelle cassette delle poste.
Le indagini della polizia Locale di Bari sono partite qualche giorno fa con appostamenti, pedinamenti e osservazione di veicoli e persone che dalla città arrivavano in alcuni siti aziendali in disuso della zona industriale di Bari all’interno delle quali sono stati registrati movimenti di veicoli che vi accedevano, svuotavano il contenuto costituito da masserizie e mobilio, mentre poi parte del materiale veniva riversato in un macchinario - tipo frantoio macinatutto - con visibili numerosi cumuli di truciolame disseminati nelle aree aperte. Tre le aree interessate dai controlli: su via Bruno Buozzi, via Accolti Gil zona industriale di Bari e nella zona industriale in agro di Modugno dove sono state rinvenute accatastate tonnellate di rifiuti di ogni genere: c’erano anche bombole per l’ossigeno e dei bidoni blu con all’interno un liquido sospetto che sarà analizzato nei prossimi giorni e che potrebbe aggravare la posizione degli indagati.