Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Modello Zaia per il dopo Emiliano»

Salvini lancia a Bari la campagna elettorale della Lega. E avverte Fitto: «I patti noi li manteniamo» Fratelli d’Italia scoperchia il caso dei bandi Arpal. Attacco al governator­e: «Assunzioni di sei mesi senza concorso»

- Del Vecchio

Matteo Salvini ha lanciato a Bari la campagna elettorale della Lega in Puglia. Due i punti chiave delle sue parole: l’incoronazi­one di Altieri a vice di Fitto, l’annuncio dell’arrivo di Zaia a luglio («è il Veneto il modello da seguire»). Intanto FdI fa esplodere il caso delle 236 assunzioni all’Arpal.

Con al suo fianco il vicepresid­ente

BARI in pectore della giunta regionale targata Fitto, Nuccio Altieri, Matteo Salvini ha tracciato ieri la sua idea di Puglia del prossimo quinquenni­o, secondo un modello «di governo vincente». A luglio, promette, in Puglia verrà il governator­e del Veneto, Luca Zaia. Ma non solo. Salvini è arrivato in Puglia, dividendos­i tra Bat, Bari e Foggia, per tessere la tela politica. Prima di approdare nel capoluogo, il capo della Lega è stato a Corato dove ha fatto tappa «nella prima azienda pugliese per fatturato». Quella di Pasquale Casillo. A dirlo è Altieri, che introduce il capo, insieme al segretario regionale Luigi D’Eramo. Due gli impegni concreti assunti da Salvini: abbassare le tasse dei cittadini pugliesi su sanità e rifiuti. Come? «Ogni anno ci sono migliaia di pugliesi che devono pagarsi a loro spese viaggi e cure ospedalier­e in altre regioni d’Italia. Trecento milioni di euro – spiega Salvini – è una tassa occulta per i pugliesi che pagano due volte la sanità e l’inefficien­za della Regione». Sullo smaltiment­o dei rifiuti e i termovalor­izzatori, il capo dell’ex Carroccio è netto. «Vogliamo un ambiente più pulito, avere impianti moderni e tagliare le unghie alla malavita organizzat­a».

Salvini torna a parlare di unità della coalizione. «Abbiamo scelto – dice -di esercitare le doti della generosità e dell’umiltà che però non fanno rima con altre doti. Quindi è chiaro che si vince e Altieri sarà il vicepresid­ente di questa regione. Noi i patti li manteniamo, contiamo sulla stessa lealtà e correttezz­a da parte di tutti gli altri». Il candidato presidente del centrodest­ra, Raffaele Fitto, che oggi sarà con il forzista Antonio Tajani a Bari, non compare neanche con il nome nel tour salviniano. «Non lo abbiamo invitato perché oggi è la presentazi­one del progetto Lega per la Puglia – spiega Salvini - da qui a settembre avremo modo di essere presenti insieme, io e Nuccio, con Raffaele, sicurament­e molte volte».

Salvini nomina Fitto, peraltro con il suo nome di battesimo, un’unica volta. In platea si vede anche l’ex presidente della Provincia di Bari, Marcello Vernola. Specialmen­te dopo la decisione del Consiglio dei Ministri sulla doppia preferenza di genere, c’è aria di chiamata alle armi al femminile. «C’è che delle donne si ricorda solo in campagna elettorale e chi invece lo fa sempre chiosa Salvini - Umbria, Emilia Romagna, Calabria e Toscana: quattro candidati, quattro donne. Ma sono contrario alle quote panda». Sulle liste, l’ex ministro dell’Interno dice che «non metterà becco. Le farà la Lega pugliese». Sui dissidenti ex leghisti, guidati da Andrea Caroppo, non ha dubbi. «Mediamente per una persona che esce ce ne sono tre che entrano – affonda il capo della Lega - non ho nessun rimpianto e nessuna nostalgia. Chi esce da casa mia, te lo saluto». Sottotitol­o: il veto della Lega a candidare, nell’ambito della coalizione, i dissidenti ex leghisti, c’è.

Nel frattempo, i melonianif­ittiani denunciano che l’Arpal dell’ex senatore di Forza Italia, Massimo Cassano, vuole assumere 236 persone per 6 mesi attraverso un’agenzia interinale, senza concorso. La somma di 6 milioni di euro è stata già stanziata nel 2019. «L’agenzia strategica per il Lavoro, - affonda il gruppo regionale di FdI - è diventata in Puglia, nelle mani del duo Emiliano-Cassano, uno strumento elettorale».

Matteo Salvini Noi i patti li manteniamo, contiamo sulla stessa correttezz­a altrui

Nuccio Altieri Il nostro leader è stato prima a Corato a visitare l’azienda di Casillo

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I selfie in piazza Libertà Matteo Salvini, leader della Lega, accerchiat­o dai suoi simpatizza­nti in corso Vittorio Emanuele Bari (foto Sasanelli)
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