Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il Concertone ridotto Solo mille spettatori e niente balli in piazza
Le note della pizzica risuoneranno ancora una volta in Puglia In platea a Melpignano gli eroi in prima linea contro il virus
Il Concertone della Notte della Taranta anche nel 2020, anno del coronavirus, si farà. Ma è bene dimenticarsi le folle oceaniche degli anni scorsi, i centomila solitamente presenti nella piazza di Melpignano. Saranno solo mille gli spettatori previsti con il divieto di ballo al ritmo della pizzica. L’evento del 22 agosto verrà trasmesso in diretta tv su Rai 2.
LECCE La Notte della Taranta si farà, ma sarà festa solo in parte. Il 22 agosto è la data fissata per il Concertone, che del tradizionale rito collettivo quest’anno avrà ben poco, giù dal palco. A causa dell’emergenza sanitaria (il Covid-19 circola ancora, è bene ricordarlo), l’evento si terrà all’interno del Convento degli Agostiniani di Melpignano per un pubblico non superiore alle mille persone, come stabilito dalle linee guida anti contagio che vietano gli assembramenti. Per cui, niente folla straripante come nelle precedenti edizioni, durante le quali si era arrivati a toccare le duecentomila presenze.
Tra l’altro, circolano ipotesi su un Concertone in tre serate (con due anteprime il 20 e 21 agosto e il Concertone vero e proprio il 22 agosto) da assemblare e mandare in onda su Rai Due e (sui canali social della manifestazione) il 28 agosto. Inoltre, a differenza di quanto ipotizzato in un primo momento, la Notte della Taranta si articolerà con la regolare programmazione itinerante in varie località del Salento. Ma anche in questo caso gli altri diciannove concerti, in calendario a partire dall’1 agosto in altrettanti comuni del tacco d’Italia, dovranno obbligatoriamente tenersi per pochi spettatori e con tutte le procedure previste dal caso, a partire dalla prenotazione obbligatoria.
L’annuncio ufficiale è arrivato ieri con un post sulla pagina Facebook della Notte della Taranta, che intanto il 22 luglio farà da colonna sonora alla sfilata di Dior in piazza Duomo, a Lecce. «Si torna nelle piazze del Salento, in sicurezza», si legge su Facebook accanto alla precisazione che, per tutti gli appuntamenti (Concertone incluso), si rispetterà la soglia delle mille persone. Peraltro, i presenti dovranno assistere allo spettacolo seduti (quindi senza poter ballare), come imposto dal decreto sulle manifestazioni dal vivo: una limitazione che sembra fare a pugni con quanto visto nelle discoteche pugliesi nei giorni scorsi, con immagini che hanno fatto infuriare gli organizzatori di concerti (e non solo).
Sarà, comunque, una «grande festa collettiva», assicura lo staff della Notte della Taranta, costretta a rinunciare alla presenza fisica del vasto popolo della pizzica, che sul piazzale del Convento degli Agostiniani di Melpignano normalmente rappresenta lo spettacolo nello spettacolo del Concertone di fine agosto. D’altro canto, anche Battiti Live di Radionorba, altra manifestazione popolare, sia pure con un format più televisivo, ma comunque abituata a mettere insieme numeri importanti nelle piazze pugliesi (con una media di 40
Seduti Per ragioni di sicurezza si dovrà rimanere al proprio posto
mila spettatori), quest’anno si terrà negli spazi ridotti del fossato del Castello di Otranto, dove davanti a poche centinaia persone verranno registrate le sei puntate da mandare in onda in prima serata su Italia 1 tra la fine di luglio e tutto agosto.
Il Medimex ha addirittura preferito rinunciare a qualsiasi attività live con pubblico, ed optare per un’edizione totalmente digitale con incontri e presentazioni seguite online, in attesa di poter tornare il prossimo anno a riunire in carne ed ossa (e senza limitazioni) gli appassionati di rock. Di necessità bisogna fare virtù, anche se l’idea di salire sul palco in condizioni diverse dal solito non ha inizialmente entusiasmato alcuni componenti dell’Orchestra Popolare della Notte della Taranta. «Il Concertone l’avrei stoppato, perché questa è musica che ha bisogno di essere partecipata, ma è anche importante dare continuità e consentire a tutte le figure che ruotano intorno al progetto di poter lavorare», aveva detto in un’intervista Antonio Castrignanò, colonna portante dell’Orchestra Popolare della Notte della Taranta, con la quale il virtuoso di tamburello ha partecipato a ben sedici edizioni consecutive del Concertone. Quest’anno, in omaggio ai tempi che viviamo, s’intitolerà «Il contagio della gioia».
Infatti, l’edizione 2020 della Notte della Taranta, che in piena emergenza aveva cercato di esorcizzare il virus con la canzone «Quarantella» eseguita dall’Orchestra Popolare, sarà dedicata agli eroi che hanno fronteggiato il Covid19. Saranno loro, non solo medici e infermieri, a comporre la platea dei mille che potranno assistere dal vivo al Concertone del 22 agosto, per il quale il maestro concertatore Paolo Buonvino sta verificando la disponibilità degli ospiti.
In tv Lo spettacolo sarà trasmesso in diretta televisiva su Rai 2