Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Cambiano i voti, sette studenti indagati
Sabotato per 67 volte il registro elettronico del liceo De Giorgi di Lecce. I ragazzi promossi
Da dicembre del 2017 a maggio dell’anno successivo sette studenti del liceo scientifico De Giorgi di Lecce avrebbero per ben 67 volte modificato i voti assegnati dai professori dopo essere riusciti ad ottenere i dati di accesso al registro digitale dei docenti. L’allarme è stato lanciato dagli stessi professori e la dirigente scolastica ha presentato una denuncia alla Procura minorile. I sette ragazzi, alcuni dei quali hanno sostenuto la Maturità, sono indagati.
LECCE Con pochi click avrebbero gonfiato i voti di interrogazioni e compiti in classe sul registro elettronico, riuscendo col minimo sforzo ad ottenere apprezzabili risultati scolastici, che invece sarebbero stati raggiunti solo con tanti sacrifici ed interi pomeriggi passati sui libri. Votazioni che venivano ritoccate verso l’alto per rimediare ad insufficienze o prestazioni non brillanti tanto per sé quanto per i propri compagni - e che ora rischiano di farli andare tutti a processo.
La vicenda riguarda sette studenti del liceo scientifico «De Giorgi» di Lecce, indagati dalla procura per i minorenni del capoluogo salentino (pm Anna Carbonara), con le accuse di accesso abusivo a sistema informatico, con l’aggravante di aver commesso il fatto su un sistema informatico di interesse pubblico, nonché falso materiale commesso da pubblico ufficiale, falso materiale commesso da privato su documenti informatici.
Storia, filosofia e scienze, ma anche matematica e fisica, materie basilari in un liceo scientifico e di solito ostiche per gli studenti. Per sessantasette volte, da dicembre 2017 a maggio 2018, i sette liceali (che alla data dei fatti erano tutti minorenni e frequentavano una classe terza) avrebbero modificato i voti assegnati dai docenti, dopo essere riusciti ad ottenere in qualche modo i dati d’accesso al loro registro digitale personale.
Se in alcuni casi gli studenti si sarebbero limitati ad aumentare i voti senza eccedere - trasformando ad esempio un 7 in 8, o una lieve insufficienza in un voto positivo – in altri gli indagati avrebbero calcato la mano, arrivando ad assegnarsi e ad assegnare ai propri compagni voti eccellenti, oppure a cancellare valutazioni negative che avrebbero potuto compromettere l’anno scolastico. E così un 4 diventava un 6, un 3 spariva dal registro. E fioccavano voti alti per tutti. Addirittura 10 o 9 e mezzo, come accaduto in una circostanza ad uno studente risultato impreparato.
Per violare i registri dei prof erano sufficienti una connessione Internet, un dispositivo informatico e, ovviamente, username e password dei vari docenti. Motivo per cui l’indagine si è avvalsa della consulenza di un ingegnere informatico, che ha analizzato i computer ed i cellulari dei sette indagati, usati per modificare i registri elettronici anche in piena notte. Per cercare di non essere scoperti, gli studenti avrebbero utilizzato Ip associati a utenze telefoniche o esteri. Ma è stato tutto inutile, sebbene sia servito ad evitare una bocciatura ed eventuali debiti formativi. Alcuni di loro, in questi giorni, stanno addirittura sostenendo l’esame di maturità.
Quei voti gonfiati, però, non sono passati inosservati ai docenti, per nulla convinti di avere elargito quelle valutazioni così generose ai propri studenti. A così tanti ed anche a chi, nel corso dell’anno scolastico, aveva dimostrato qualche lacuna. Da qui la segnalazione della dirigente Giovanna Caretto alla procura minorile e l’avvio dell’inchiesta.
Le indagini si sono concluse nei giorni scorsi con la notifica ai sette studenti – residenti tra Lecce, Cavallino, Surbo e Torchiarolo, quest’ultimo comune nel Brindisino – dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Gli avvocati dei liceali avanzeranno la richiesta di messa alla prova per fini educativi: sarebbe un modo per evitare il processo penale, nella speranza che tutti abbiano – almeno stavolta – imparato la lezione.