Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Ninì Quarta, l’innovatore faro della Dc
Negli anni ‘70 la Democrazia Cristiana, su impulso di Aldo Moro, aprì alla società civile, puntando su personalità che fossero fuori dal sistema dei partiti. Una scelta strategica che negli anni successivi fu la base per la nascita di una importante classe dirigente, non legata alla politica di tradizione. E in questo contesto a Lecce nacque la figura di Nicola Quarta (foto), detto Ninì, l’ex deputato ed ex presidente della Regione Puglia morto ieri a Lecce all’età di 93 anni. Il suo arrivo in politica fu merito di Francesco Rausa, allora segretario provinciale della Dc, molto vicino ad Aldo Moro. Un politico nato dal nulla, come lo furono anche Pino Leccisi e poi Pietro Lecciso. Erano gli anni delle correnti nella Dc. Quarta fu andreottiano, poi si avvicinò alla linea di Ciriaco De Mita e Mino Martinazzoli. Era originario di Campi Salentina dove fu sindaco per due mandati consecutivi. Prefetto in pensione, Quarta fu presidente della Regione dal 1978 al 1983. E si allontanò da Giulio Andreotti dopo che il collegio di Tricase fu assegnato ad una personalità non pugliese. Deputato per due legislature (dal 1983 al 1992), fino al 1995 fu anche presidente dell’Ati, l’allora compagnia di bandiera. Poi il ritiro dalla vita politica per dedicarsi alla famiglia, tre figli, sette nipoti e la moglie Maria Rosaria. Ieri la morte.