Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Crac da 200 milioni A Lecce fiori in piazza
Coldiretti: «Il comparto è in agonia»
LECCE Un crac da oltre 200 milioni di euro e la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro per il settore delle piante e dei fiori Made in Italy è la drammatica conseguenza, dai vivai ai negozi della pandemia da coronavirus che con il blocco di matrimoni, eventi e cerimonie ha colpito un settore strategico per il Paese.
Emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell’iniziativa «Ripartiamo con un fiore» dedicata al florovivaismo Made in Italy a livello nazionale, che ha portato anche a Lecce in piazzetta Santa Chiara a Lecce il grido di dolore degli operatori che con fiori e fronde hanno realizzato decorazioni artistiche in piazze, strade, panchine, statue, fontane e scalinate per ribadire la voglia di resistere e ripartire per continuare a garantire ai consumatori il meglio della produzione Made in Italy. La crisi generata dal Covid 19 ha provocato il crollo del fatturato e stravolto i bilanci delle aziende.
«Il settore floricolo sviluppa in Puglia una Produzione Lorda Vedibile di oltre 300 milioni di euro con un risvolto occupazione di oltre 2 milioni di giornate di lavoro. Il risultato dell’emergenza con il blocco delle vendite è stato di quasi un miliardo di fiori e piante appassiti e distrutti nei vivai dove sono crollati gli acquisti di fiori recisi, di piante fiorite in vaso, le produzioni tipiche della primavera e si sono fermate anche le vendite e l’export di alberature e cespugli, con un danno stimato a pari a 200 milioni di euro», ha affermato il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia. Che così ha concluso: «Per la Puglia è una situazione senza precedenti. Servono misure urgenti».