Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Ma purtroppo non siamo in grado di finanziare da soli il bonus vacanze del governo
L’ospitalità è il punto di forza delle nostre aziende
Essere ospitali è il punto di forza degli operatori turistici pugliesi. L’elemento fondamentale che ha reso possibile, insieme alla professionalità e ai sacrifici della maggioranza assoluta dei colleghi imprenditori da Leuca a Vieste, il miracolo della crescita a doppia cifra dei turisti in Puglia negli ultimi 10 anni.
Ospitalità quindi che prevale anche quando qualcuno, non sufficientemente informato in materia di turismo (e forse anche in tema di comunicazione atteso che ripete, senza averne verificato la fondatezza, la bufala dell’affitto dei balconi creata ad arte da una mente sopraffina gallipolina stufa delle inesattezze e finalizzata a testare la capacità di valutazione degli addetti ai lavori), pensa di offendere un’intera classe imprenditoriale. E la sagra delle bufale e dei luoghi comuni nuoce ben più di quella della taranta.
Con umiltà e con spirito costruttivo, a nome degli operatori turistici pugliesi, invito il signor Alessio Viola a trascorrere una settimana di vacanza itinerante come gradito ospite nelle nostre strutture, dal Gargano al Salento. Per conoscere la storia e la tradizione di ognuno di noi. Che con sacrificio guidiamo le nostre aziende, molte delle quali esistenti da più generazioni e non certo create dal nulla. Imprenditori che hanno creduto in questo settore, hanno rischiato indebitando le proprie aziende spesso anche oltre il necessario per poter competere con i nostri concorrenti, anche in assenza di quei servizi minimi essenziali che non dipendono certo da noi. Primo fra tutti l’isolamento territoriale in tema di trasporti.
Formiche laboriose e non certo petrolieri. Capaci di lottare anche nei momenti difficili. Perché al contrario di quanto sostenuto, la crisi non si sente di certo nel segmento
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di mercato del lusso dove gli alto-spendenti pagano tranquillamente due lettini e un ombrellone 150 euro e anche più, bensì proprio nel segmento di mercato dei ragionieri di Abbiategrasso e degli operai di Grottaminarda. Ossia quella platea enorme di cittadini Italiani ai quali è stato «promesso» dallo Stato un bonus vacanza che, al contrario però, dovrà essere finanziato dalle imprese in un momento in cui le stesse non possono permettersi di anticipare neanche un centesimo, in virtù del calo di incassi ma anche e soprattutto degli investimenti messi in campo negli ultimi anni per qualificare e rendere competitiva l’offerta. E ogni impresa quindi, ha posto le proprie condizioni per l’utilizzo dello stesso. Atteso che, a fine mese stipendi e consumi non possono certo essere pagati con il bonus.
Con la stessa forza con cui difendiamo il nostro operato, non escludiamo che qualcuno possa operare con comportamenti da «mariuolo». Ma è ben altra cosa, e impone a chi ha la pretesa di informare, di farlo con dovizia di particolari e senza paure.
Siamo formiche laboriose, non petrolieri. Capaci di lottare nei momenti difficili. Ma la crisi oggi colpisce soprattutto il segmento commerciale medio-basso