Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Fondi all’agricoltura, è scontro
L’attacco di Fitto: «Si perderanno 200 milioni del Psr». La Regione: «Ipotesi non corretta»
Sul piano di sviluppo rurale e l’impiego dei fondi europei per l’agricoltura, si accende la polemica. La Regione attende una risposta da Bruxelles per non essere costretta a restituire i soldi stanziati non spesi: «Abbiamo chiesto una deroga e siamo pronti a chiederne un’altra». Ma per Raffaele Fitto, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, la situazione è molto più grave di come la rappresentano. «Dovremmo restituire 200 milioni perché la Puglia non è in grado di spenderli». Intanto sull’agenzia regionale per le attività irrigue e forestali, la giunta Emiliano si prepara a nominare il direttore generale, in vista delle stabilizzazioni di circa 145 dipendenti.
BARI Piano di sviluppo rurale, la Regione attende una seconda deroga da Bruxelles (dopo quella già accordata) per non essere costretta a restituire i fondi non spesi. Non è l’unica notizia che riguarda l’agricoltura: sul fronte Arif, l’agenzia per le attività irrigue e forestali, la giunta Emiliano si prepara a nominare il direttore generale, in vista delle stabilizzazioni che circa 145 dipendenti attendono da dieci anni. Partiamo da questo punto.
«Stiamo aspettando una nota da parte del ministero che certifichi la correttezza del Piano dei fabbisogni elaborato da Arif in modo da poter procedere speditamente» spiega il capo del dipartimento Agricoltura, Gianluca Nardone. Si tratta di una vicenda annosa e sul punto sono scesi sul piede di guerra i sindacati di categoria, impegnati da tempo nella vertenza che non trova ancora soluzione ed è finita, in questi anni, nel girone dantesco dei commissariamenti. L’ennesima proroga della gestione commissariale, approvata qualche giorno fa dall’esecutivo regionale, sarebbe «illegittima». Perché, dicono i sindacati, necessiterebbe di una modifica della legge regionale di riferimento.
Da qui, probabilmente, la decisione della giunta di terminare la fase commissariale e nominare finalmente un direttore generale. Le indiscrezioni danno in pole l’ex sub commissario Francesco Ferraro. L’agronomo, sindaco di Acquarica del Capo fino all’anno scorso con una lista civica di area di centrodestra, è ritenuto molto vicino a Rocco Palese, ex deputato ed ex assessore al Bilancio della giunta di Raffaele Fitto (che oggi è candidato presidente).
Se l’indiscrezione fosse confermata, si potrebbe leggere, come fanno in molti in queste ore, come un ulteriore sconfinamento di Emiliano in area avversaria, alla ricerca di consensi elettorali. Insomma, tra piano di sviluppo rurale, Arif e xylella, l’agricoltura diventa sempre più la bestia nera di Michele Emiliano. Il quale, come noto, oltre ad aver trattenuto la delega alla Sanità, da qualche mese guida l’ Agricoltura, dopo le dimissioni dell’assessore Leo Di Gioia e aver cercato invano un sostituto.
Torniamo alle risorse del Psr. «Non cento, ma quasi duecento milioni di euro è la cifra dei fondi Ue destinati all’agricoltura che la Regione rischia di restituire a Bruxelles a fine anno perché incapace di spenderli»: dopo l’allarme lanciato da Di Gioia domenica scorsa, ora è proprio Fitto a rilanciare. «In audizione Nardone annuncia candidamente – affonda Fitto - che entro fine anno la Puglia dovrà restituire alla Ue 50 milioni, perché la Regione non è in grado di spenderli. Nei giorni scorsi, in un incontro bilaterale con i dirigenti di Bruxelles, sempre Nardone ammette che la cifra è di 100 milioni. Ma la verità, dati Agea, è che la cifra che potrebbe essere a rischio supera ad oggi, a metà anno già trascorso, i 180 milioni. Che si vanno ad aggiungere agli 86 già disimpegnati lo scorso anno e che dovevano essere recuperati entro quest’anno».
La risposta di Nardone arriva a stretto giro: «Le regole dei fondi comunitari impongono di rispettare dei target di spesa annuali per evitare il disimpegno – afferma il direttore del dipartimento - e il disimpegno non è automatico perché le norme prevedono la possibilità di derogare all’obiettivo, per causa di forza maggiore. Già lo scorso anno la Puglia ha ottenuto una deroga. La settimana scorsa l’Autorità di gestione ha segnalato alla commissione Ue che, anche per l’effetto Covid, non riusciamo a recuperare entro il 31 dicembre il terreno perso l’anno scorso. Evidentemente esistono ancora le condizioni per la deroga che verranno discusse, come previsto, solo alla fine dell’anno. Quindi l’affermazione che presuppone una restituzione non è formulata correttamente».
Direttore La giunta pronta a nominare il nuovo direttore generale dell’Arif
Il nome Potrebbe essere designato Ferraro, vicino all’area moderata