Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il teatro Petruzzelli guarda al futuro «Sarà innovativo e internazionale»
Le strategie messe a punto nel corso di un vertice presieduto da Decaro Sulla nomina di Biscardi a sovrintendente c’è il via libera del ministero
Il ministro Dario Franceschini ha ratificato la nomina di Massimo Biscardi come sovrintendente del teatro Petruzzelli di Bari. Vertice informale tra i massimi dirigenti e il sindaco Decaro sul futuro del teatro. Le strategie? Puntare sull’internazionalizzazione e l’innovazione.
BARI L’atteso e scontato via libera è arrivato da Roma con decreto del ministro ai Beni Culturali, Dario Franceschini, che sancisce di fatto l’unico nome proposto da Bari nelle scorse settimane. Il maestro Massimo Biscardi è stato ufficialmente riconfermato sovrintendente della Fondazione Petruzzelli. A lui, il 64enne monopolitano con un lungo curriculum nel mondo della musica, il compito di guidare per altri cinque anni l’ente lirico-sinfonico di corso Cavour. Viene così riconosciuto il lungo lavoro di risanamento iniziato nel 2014, quando Biscardi si ritrovò a gestire il politeama dopo la terribile parentesi del commissariamento e del rischio crac. Un risultato non da poco che il 30 giugno scorso ha convinto il nuovo consiglio di indirizzo - presieduto dal presidente di diritto, il sindaco Antonio Decaro, e dai rappresentanti scelti dai soci fondatori (Mibact, Regione Puglia, Comune e Città Metropolitana di Bari) - come suo primo atto ufficiale del quinquennio a trasmettere a Roma un unico nome, nonostante la facoltà di poterne indicare almeno tre.
Il Petruzzelli prosegue quindi sulla strada della continuità, ma tra non poche incognite legate soprattutto all’emergenza covid-19. Un punto sui cui ieri mattina in una chiacchierata informale convocata a Palazzo di Città si sono soffermati il sindaco Decaro, alcuni componenti del consiglio di indirizzo, tra cui l’ex rettore dell’Università di Bari Corrado Petrocelli e il soprano Sara Allegretta, e il direttore amministrativo Nicola Grazioso. Sul tavolo i prossimi appuntamenti della stagione teatrale, al via dal venerdì 11 settembre con l’opera «L’Elisir d’amore» di Donizetti, ma anche il destino della tournée, poi spazzata via dalla pandemia, inizialmente programmata in Giappone per portare sul palco l’Aida dopo il successo di critica e di pubblico nel 2018 con la Turandot. Altro nodo da sciogliere quello del pubblico, con il politeama costretto a riaprire solo a capienza altamente ridotta per assicurare il distanziamento interpersonale.
«Il teatro deve avere una sua dimensione internazionale e deve guardare all’innovazione» le parole del presidente Decaro durante l’incontro. Ma sull’ente lirico incombono anche altre questioni di natura extra-artistica. Nei giorni scorsi il consiglio di indirizzo, assistito dai propri legali, ha affrontato la delicata questione del risarcimento da circa 600 mila euro (sommando il presunto maltolto e il danno di immagine) che l’ente lirico potrebbe chiedere al suo ex direttore amministrativo Vito
Longo, arrestato nel gennaio 2016 e poi rimesso in libertà dopo tre mesi, per la vicenda giudiziaria su un presunto giro di mazzette e di spese folli sotto la sua gestione. La Fondazione lavora quindi a una transazione qualora l’imputato dovesse optare per il patteggiamento.