Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Taranto vuole di più Nasce «un manifesto» per l’autonomia
Dopo Medicina le istituzioni si mobilitano
I tarantini, pur davanti
TARANTO all’estrema cautela del premier Giuseppe Conte, puntano all’istituzione dell’Università di Taranto. La Camera di commercio ha preparato un “Manifesto per l’autonomia”, con il quale chiede al governo un accordo di programma, attorno al quale ha coagulato le istituzioni locali e gli ordini professionali. È un obiettivo prioritario da raggiungere in tre anni per ottenere «il salto di qualità non solo per l’interruzione della fuga di giovani ed il conseguente miglioramento del capitale umano, ma soprattutto perché essa si qualificherebbe quale sviluppatore urbano ed eccezionale polo di attrazione». E nessuno perde tempo.
Loreto Gesualdo, preside della Scuola di Medicina, sta lavorando, in collaborazione con Taranto, al progetto da presentare al ministro Gaetano Manfredi (Università). «Stiamo elaborando – ha spiegato - l’ampliamento dell’offerta formativa, l’individuazione delle aree tematiche di ricerca che riguarderanno ambiente, mare e salute e lo studio di fattibilità». Ma due giorni fa Conte ha raffreddato un po’ gli entusiasmi. «Devo essere molto franco con la comunità tarantina - ha detto all’inaugurazione
del corso di Medicina - non dobbiamo fare cattedrali nel deserto. Oggi partiamo con questo corso che è autonomo, qui c’è anche il Politecnico, dobbiamo creare specializzazioni in materie che rispondono alla vocazione del territorio». Non ha sbarrato la strada verso il traguardo, però ha consigliato di non avere fretta. «In questo momento non ci fissiamo sull’università autonoma – ha aggiunto – noi vogliamo creare un progetto universitario sostenibile. Man mano che andremo avanti vedremo come risponderà il territorio e se necessario faremo passi anche molto più ambiziosi. Però partiamo e procediamo in modo progressivo». È vero che i numeri attuali del polo tarantino, tremila studenti dai seimila di una quindicina di anni fa, sono scoraggianti - lo ha sottolineato lo stesso sottosegretario Mario Turco - ma tutti i percorsi verso l’autonomia sono partiti in salita.
Intanto, da ieri, hanno preso il via le lezioni on line del corso di Medicina e Chirurgia attivato nella sede dell’ex Banca d’Italia. Il salto in avanti rispetto all’anno scorso è notevole. Non è un più canale formativo, ma è il secondo corso di laurea della Facoltà di Medicina dell’Università di Bari e avrà tutti i corsi afferenti. Il reclutamento delle matricole è ancora in corso e già si contano 32 iscritti su Taranto, l’anno scorso furono 4, provenienti da Puglia, Sicilia, Torino, Brescia e altre parti d’Italia. Si arriverà a 60 matricole. Intanto si sta completando l’iter per nove clinicizzazioni indispensabili al corso presso l’ospedale Santissima Annunziata, in attesa del nuovo ospedale che sarà pronto tra 400 giorni. Il sindaco Rinaldo Melucci, conferma «la decisa volontà dell’amministrazione comunale di realizzare questa autonomia universitaria, insieme con tutte le forze vive del territorio, al di là delle resistenze di chicchessia e delle complessità che siamo intenzionati ad affrontare in tempi brevi. L’università è una pubblica amministrazione, non è proprietà esclusiva di alcun territorio o alcun soggetto. Perciò, mi aspetto sul punto la collaborazione di tutti nei prossimi mesi».
❞ Rinaldo Melucci Abbiamo la decisa volontà di realizzare l’autonomia
Loreto Gesualdo Stiamo elaborando l’ampliamento dell’offerta