Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Lupo, un big del piano all’Apollo
Ci sono vittorie che lasciano il segno, che mutano i destini di un artista. E quando Benedetto Lupo (in foto) nel 1989 vinse il Concorso Van Cliburn, negli Stati Uniti, la sua carriera improvvisamente cambiò, prese quota, divenendo sempre più internazionale e prestigiosa. Per farsi un’idea basterebbe dare uno sguardo alle orchestre che in questi ultimi trent’anni hanno ospitato il pianista barese, allievo di quel Michele Marvulli giustamente considerato il capostipite di una lunga schiera di virtuosi pugliesi che con la musica sono andati alla conquista del mondo. È sufficiente citare, tra le tante, la Chicago Symphony e la London Philharmonic.
Ma poi bisognerebbe parlare anche dei recital tenuti nei più importanti teatri del mondo per completare il quadro e concludere che Benedetto Lupo, vincitore di molti altri concorsi e del Premio «Terence Judd» a Londra, è davvero uno dei grandi della tastiera. Stasera (ore 20.45) l’arista suona al Teatro Apollo di Lecce, dove propone un programma comprendente i Klavierstücke op. 118 e 119 di Brahms e, poi, le tre Romanze op. 28 e la Sonata n. 2 op. 22 di Schumann. L’appuntamento chiude la 50esima Stagione concertistica della Camerata musicale salentina, che recupera così il concerto del 29 aprile rinviato a causa del lockdown. Info 348.0072654.