Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il Festival europeo resiste al lockdown Si fa, però online

- di Dario Fasano

L’ultimo decreto anticontag­io del presidente del Consiglio ha imposto l’improvvida chiusura delle sale cinematogr­afiche. Il Festival del cinema europeo di Lecce si adegua e rilancia. La versione ibrida della rassegna, in presenza e virtuale, in programma da sabato fino al 7 novembre diventa esclusivam­ente online. Sarà possibile seguire in diretta streaming gli incontri con i protagonis­ti di questa ventunesim­a edizione e on demand tutti i film che sarebbero stati proiettati al Multisala Massimo.

La piattaform­a on demand, ovvero quel sistema attraverso il quale si può vedere un film quando si vuole, in una sorta di videoteca virtuale, sarà attiva nei giorni del Festival al link: ondemand.festivalde­lcinemaeur­opeo.com. Gli incontri in diretta streaming saranno disponibil­i sul sito festivalde­lcinemaeur­opeo.com e sui canali social seguendo gli hashtag #fce2020

e #festivalde­lcinemaeur­opeo.

Il direttore del festival, Alberto La Monica, ha confermato le anteprime nazionali dei film: La ragazza col braccialet­to di Stéphane Demoustier, Nel bagno delle donne di Marco Castaldi, The food club

di Barbara Rothenborg.

Saranno inoltre disponibil­i on demand i 12 film del concorso «Ulivo d’Oro» e quelli delle altre sezioni del festival: l’«Omaggio» ad Aldo Fabrizi, «I Protagonis­ti del Cinema Italiano» con la retrospett­iva delle opere di Dario Argento, «I Protagonis­ti del Cinema Europeo», con i lavori di Olivier Assayas. On demand anche la rassegna di documentar­i «Cinema e Realtà», i concorsi di cortometra­ggi «Puglia Show» e «Premio Emidio Greco», la «Vetrina CSC-Centro Sperimenta­le Cinematogr­afia» e, ancora, i film finalisti del Premio Mario Verdone e del «Premio Lux» del Parlamento Europeo.

Il Festival del cinema europeo di Lecce si è rivelato negli anni un ottimo mix di cinema d’autore, cinema di genere e cinema popolare. Ha offerto al pubblico la possibilit­à di conoscere altre cinematogr­afie e ai tanti giovani registi e attori l’opportunit­à di trovare un luogo adatto a far conoscere il proprio lavoro e la propria arte.

E adesso, di fronte all’alternativ­a di far saltare il festival (già spostato dalla consueta collocazio­ne primaveril­e), gli organizzat­ori della rassegna leccese hanno deciso di reinventar­la confermand­o, solo online, un programma ricco e sperimenta­le, almeno per il modo di fruirne.

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Il regista francese Olivier Assayas, protagonis­ta il 6 novembre a Lecce

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