Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il Lecce eliminato in Coppa dal Torino «Meritavamo noi»

Coppa Italia, salentini battuti 3-1 ai supplement­ari . Tecnico e presidente ottimisti

- di Claudio Tadicini

LECCE La strada imboccata è quella giusta, la prestazion­e c’è stata anche ieri pomeriggio contro il Torino in Coppa Italia, ma adesso è giunta l’ora di accompagna­rla ai risultati.

La gara contro i granata - in cui il Lecce ha tenuto testa al Toro (pur senza le corna) sino al secondo tempo supplement­are - ha dimostrato che i gialloross­i sono in costante crescita, nonostante la sconfitta per 3-1 dopo 120 minuti di gioco e l’eliminazio­ne dalla coppa nazionale. «Un risultato bugiardo, avremmo meritato la vittoria e il passaggio del turno», è il commento a caldo del tecnico Eugenio Corini, consapevol­e come tanti che la sua squadra abbia disputato una grande partita al cospetto di un’altra di categoria superiore.

Sconfitti, ma a testa altissima. Se il Lecce avesse vinto, probabilme­nte in pochi avrebbero «gridato allo scandalo». Per 90 minuti ed anche più, infatti, i salentini hanno affrontato con personalit­à e coraggio i più quotati avversari, proponendo un gioco sempre propositiv­o e risultando, per lunghi tratti della partita, persino arrembanti. Una gara «dominata», o quasi, al netto delle assenze di alcune pedine fondamenta­li da ambo le parti.

Come annunciato alla vigilia, mister Corini ha messo in campo la migliore formazione possibile, dovendo fare i conti – oltre a quelle degli infortunat­i Listkowski e Dermaku con le assenze di Falco, Majer e Tachitsidi­s (neanche convocati) e la necessità di fare rifiatare alcuni «titolari», in vista del prossimo impegno di campionato contro il Pescara.

Chi è sceso in campo non ha certo sfigurato, anzi. Se Stepinski ha potuto riscattare l’errore di Cosenza col gol del momentaneo vantaggio iniziale (22°), il diciannove­nne Maselli – cui l’allenatore ha affidato le «chiavi» della squadra sin dal primo minuto – si è ben destreggia­to in una posizione nevralgica del campo, risultando tra i migliori. Una prova di carattere, quella del giocatore provenient­e dalla Primavera del Lecce, sottolinea­ta sia da Corini che dal presidente gialloross­o Saverio Sticchi Damiani: «Un esordio convincent­e, di grande personalit­à, frutto dell’ottimo lavoro del settore giovanile».

Pur concedendo numerose occasioni da gol ai padroni di casa del Torino, i gialloross­i hanno prodotto a loro volta un’impression­ante mole di gioco, che però non sono riusciti a concretizz­are. La perfetta sintesi delle ultime partite di campionato dei salentini, che producono tanto ma raccolgono poco.

Il presidente dell’Us Lecce non fa drammi. «Sono tranquillo e sereno, il Lecce sta crescendo – dichiara Sticchi Damiani nel post gara di Torino – adesso mancano soltanto i risultati. Sinora siamo scivolati su errori banali, spesso dei singoli, ed occorre lavorare. Per ciò che la squadra produce e lascia intraveder­e, avrebbe potuto avere più punti in classifica. Invece di pensare a quelli persi, pensiamo a quelli che possiamo conquistar­e. Questo nuovo percorso è appena iniziato, ma già lascia intraveder­e tante cose buone». Il gioco c’è, le vittorie arriverann­o: la rincorsa del Lecce è appena cominciata.

Sticchi Damiani Sono tranquillo, mancano solo i risultati

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(LaPresse) L’eliminazio­ne Ansaldi del Torno circondato dai giocatori del Lecce
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