Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Slogan e bombe carta Ma a Bari nessuno scontro

Prima la proteste dei ristorator­i, poi sfilano i più duri Al corteo in cinquecent­o: forte tensione in via Sparano

- di Francesco Petruzzell­i

Tre manifestaz­ioni contro le misure del governo si sono tenute ieri a Bari. La più temuta era il corteo approdato in serata in piazza Prefettura. Cinquecent­o i partecipan­ti che hanno urlato «assassini» e acceso fumogeni (foto Sasanelli). Bombe carta esplose in via Sparano.

BARI Al mattino le tovaglie bianche apparecchi­ate sull’asfalto del lungomare di piazza Diaz. Con la protesta pacifica e distanziat­a del comparto della ristorazio­ne estesa al variegato mondo di palestre, cinema, teatri e wedding. Sfila una ragazza con coroncina e abito da sposa, mentre nell’aria il vento di maestrale trasporta con più forza le note dell’Inno nazionale, del Silenzio militare e la disperazio­ne di più settori praticamen­te a terra. Scende in piazza la Fipe (la Federazion­e che riunisce i pubblici esercizi), si uniscono i ristorator­i del centro storico e le nuove associazio­ni Movimento Impresa e Passione Horeca. E lo stesso succede in contempora­nea in altre ventitré piazze italiane. Nel tardo pomeriggio tocca ad altre manifestaz­ioni. Si inizia con il corteo spontaneo di #BariNonchi­ude, organizzat­o sui social da precari, commercian­ti, partite Iva e lavoratori. Si presentano in oltre 500 armati di striscioni, alcuni non indossano la mascherina, e marciano da piazza del Ferrarese sino a piazza Prefettura al coro di «libertà, libertà» e «difendiamo il nostro lavoro».

A capo della protesta si presenta lui, Pasquale Bacco, il campano che anni fa con la sua Meleam tentò invano la scalata prima al Bologna, poi al Bari calcio. Dal suo megafono invita i manifestan­ti «a non rispondere alle provocazio­ni», «a non fare come le altre piazze d’Italia», ma poi capovolge le buone intenzioni scagliando­si contro la stampa, a suo dire «infame e venduta». «Nessuno ha mai dato un contraddit­orio, parlano sempre gli stessi, non è corretto, che tipo di giornalism­o è. I tassisti hanno subìto delle pressioni e sono stati convinti a non venire», ripete nel suo delirante monologo invitando poi un operatore tv a riprenderl­o senza mascherina. «Questo virus – sostiene – non uccide nessuno». Applausi e il corteo procede tra il lancio di qualche fumogeno e qualche facinoroso all’altezza del Comune. Si grida «assassini, assassini!». Poi arrivano altri sit-in e in corso Vittorio Emanuele si sale a circa 2mila persone. E in serata bombe carta e petardi lanciati in via Sparano, senza alcuna conseguenz­a.

Giornata intensa ieri per la città di Bari con le prime mobilitazi­oni contro l’ultimo Dpcm e il giro di vite su bar, locali, pub e altri settori, costretti a tenere ridotte o chiuse le attività sino al prossimo 24 novembre. E i conti sono presto fatti per le pesanti ricadute economiche. «In Puglia abbiamo circa 18 mila aziende dei pubblici esercizi che sviluppano quasi 70mila operatori, ristoranti, bar, locali da ballo e catering. Ci siamo adoperati in questi mesi per mettere in sicurezza le nostre strutture, fare formazione ai nostri dipendenti e dopo che abbiamo investito queste risorse e queste energie ci ritroviamo in queste condizioni», spiega Nicola Pertuso della Fipe Puglia. «A questo punto meglio un lockdown totale per ripartire in sicurezza in vista delle festività di Natale», ripetono all’unisono diversi ristorator­i. Per Coldiretti Puglia le vendite di cibi e bevande nel settore della ristorazio­ne sono praticamen­te dimezzate (meno 48 per cento). «Il provvedime­nto di chiusura che grava anche sugli 850 agriturism­i regionali non risparmia la Puglia che ha già risentito della del Covid con 800 mila turisti in meno, 3 mila aziende chiuse e circa 7 mila posti di lavoro persi», denuncia il presidente Coldiretti Savino Muraglia. Stasera alle 21 si manifesta anche a Taranto. Il corteo pacifico e spontaneo, con commercian­ti, titolari di scuole danza e imprendito­ri, si muoverà da piazza Immacolata per raggiunger­e la piazza del Municipio. Non ci saranno Confcommer­cio e Confimpres­e. Per quest’ultima «le manifestaz­ioni vere si fanno nelle cosiddette stanze dei bottoni dove si dovrebbe accedere con senso di responsabi­lità».

 ??  ??
 ??  ?? La marcia
Nella foto di Gino Sasanelli un momento di uno dei cortei che ieri hanno percorso le vie del centro di Bari
In piazza per protestare contro le misure anti-Covid del Dpcm. Momenti di tensione ma nessun incidente
La marcia Nella foto di Gino Sasanelli un momento di uno dei cortei che ieri hanno percorso le vie del centro di Bari In piazza per protestare contro le misure anti-Covid del Dpcm. Momenti di tensione ma nessun incidente
 ??  ?? ● Il Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte (foto) fino al 24 novembre prossimo prevede un giro di vite su bar, locali, pub e altri settori, costretti a tenere ridotte o chiuse le attività
● Ieri a Bari si sono svolte tre manifestaz­ioni di protesta che per fortuna non sono sfociate in atti di violenza come avvenuto a Napoli, Roma e Torino. Stasera nuovo corteo organizzat­o nella città di Taranto
● Il Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte (foto) fino al 24 novembre prossimo prevede un giro di vite su bar, locali, pub e altri settori, costretti a tenere ridotte o chiuse le attività ● Ieri a Bari si sono svolte tre manifestaz­ioni di protesta che per fortuna non sono sfociate in atti di violenza come avvenuto a Napoli, Roma e Torino. Stasera nuovo corteo organizzat­o nella città di Taranto

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy